Il prezzo medio degli hotel aumenta dell’11,7% fino a marzo, con un tasso di occupazione al 68,5%

Il prezzo medio degli hotel aumenta dell’11,7% fino a marzo, con un tasso di occupazione al 68,5%
Il prezzo medio degli hotel aumenta dell’11,7% fino a marzo, con un tasso di occupazione al 68,5%
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In Spagna, il prezzo medio giornaliero (ADR) ha raggiunto i 134,6 euro, con una crescita dell’occupazione del 4,9%. Questi dati provengono dal Barometro del settore alberghiero pubblicato dalla società di consulenza Cushman & Wakefield in collaborazione con STR.

Il settore alberghiero in crescita. Il prezzo medio giornaliero (ADR) degli hotel in Spagna è aumentato dell’11,7% nel 1° trimestre rispetto allo stesso periodo del 2023, raggiungendo i 134,6 euro, con un tasso di occupazione del 68,5%, in aumento del 4,9% rispetto all’anno precedente. Questi dati provengono dal Barometro del settore alberghiero, sviluppato congiuntamente da STR e Cushman & Wakefield. Questo studio conferma che l’attività turistica e alberghiera continua a crescere in Spagna, con “ottimi risultati” in tutti gli indicatori rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno.

In termini di ADR, l’aumento di prezzo più elevato è stato registrato a Malaga, con un incremento del 21,9%, seguita da Bilbao (18,8%) e dalle Isole Canarie (16,7%). In cifre assolute, l’ADR più elevato è stato osservato nelle Isole Canarie, con 171,3 €, seguite da Marbella (168,4 €) e Barcellona (154,1 €). I prezzi più bassi degli hotel spagnoli tra gennaio e marzo sono stati registrati a Saragozza, con 71,6 euro, e a Cordoba, con 91,6 euro.

Bruno Hallé, partner e co-responsabile di Cushman & Wakefield Hospitality in Spagna, ha affermato che “i prezzi potrebbero continuare a salire nel 2024 data la forte domanda, ma sarebbe logico vedere una certa moderazione già a partire da questo trimestre, senza l’effetto di Vacanze pasquali”. Ha aggiunto inoltre che “la buona notizia è il notevole miglioramento delle basse stagioni, confermando così la tendenza alla riduzione della stagionalità in molte destinazioni”.

Il prezzo medio giornaliero (ADR) ha registrato l’aumento maggiore a Malaga (21,9%), Bilbao (18,8%) e Isole Canarie (16,7%)

Le Canarie registrano il più alto tasso di occupazione nei primi tre mesi dell’anno, pari all’84,3%, in aumento del 4,7% rispetto allo scorso anno. Seguono Malaga, con il 76,2%, e Valencia, con il 75,1%. In crescita anche Barcellona e Madrid, con incrementi rispettivamente dell’1,9% e del 6,6%, raggiungendo quasi il 70% dei tassi di occupazione. Le destinazioni con il tasso di occupazione più basso all’inizio dell’anno erano Marbella (55%) e le Isole Baleari (49,2%).

Alicante e Marbella hanno registrato i maggiori aumenti percentuali dei tassi di occupazione nel primo trimestre del 2024 rispetto al 2023, con un aumento del 15,3% ciascuno. Seguono Bilbao (9,4%) e Córdoba (8,7%). Le uniche destinazioni con lievi cali di occupazione sono state Granada e le Isole Baleari, con cali rispettivamente del 4% e dell’1,1%.

Albert Grau, partner e co-direttore di Cushman & Wakefield Hospitality in Spagna, ha affermato che “tenendo conto dell’evoluzione del primo trimestre e delle prenotazioni registrate per la stagione estiva, possiamo essere ottimisti per l’anno 2024”.

Il tasso di occupazione più elevato nel 1° trimestre del 2024 è stato registrato nelle Isole Canarie, con l’84,3%

Il ricavo per camera disponibile (RevPAR) ha raggiunto cifre record per il primo trimestre, raggiungendo i 92,1 euro , con un incremento del 17,1% rispetto ai 78,7 euro dello scorso anno. La crescita è stata particolarmente notevole in destinazioni come Marbella (31,4%), Bilbao (30%) e Alicante (26,1%). Anche ad Alicante e Marbella l’aumento dell’occupazione ha superato il 15% rispetto allo scorso anno, il che spiega questa “eccellente evoluzione” dei redditi. In cifre assolute, i redditi più alti sono stati registrati nelle Isole Canarie, con 144,4 euro, corrispondenti all’alta stagione.

Seguono Barcellona (€107,3), Malaga (€104,7) e Madrid (€101,2) come quarta e ultima destinazione spagnola che supera i 100€ in RevPAR nel 1° trimestre dell’anno. In fondo alla classifica, le Isole Baleari raggiungono i 45€, penalizzate dal basso tasso di occupazione, e Saragozza i 49€.

Fonte: EjePrime

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