L’ascesa al potere della Cina è la “sfida più grande” di Taiwan, afferma l’isola

L’ascesa al potere della Cina è la “sfida più grande” di Taiwan, afferma l’isola
L’ascesa al potere della Cina è la “sfida più grande” di Taiwan, afferma l’isola
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Intervenendo all’Accademia militare taiwanese di Kaohsiung (Taiwan meridionale), Lai ha affermato che i suoi insegnanti e studenti devono riconoscere “le sfide e le missioni della nuova era”.

“La sfida più grande è affrontare l’ascesa della Cina, che ha distrutto lo status quo nello Stretto di Taiwan”, ha detto il presidente taiwanese, parlando in occasione del centenario della fondazione della scuola.

Pechino “punta all’annessione e all’eliminazione della Repubblica di Cina per la sua causa di grande rinascita nazionale”, ha aggiunto Lai, riferendosi a Taiwan con il nome ufficiale dell’isola.

Per il presidente taiwanese inaugurato a maggio “la missione più importante è assumere con coraggio la pesante responsabilità e il grande compito di proteggere Taiwan e salvaguardare la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan”.

L’accademia è stata fondata nel 1924 a Guangzhou, nel sud della Cina. Si trasferì a Kaohsiung dopo che i nazionalisti furono sconfitti sulla terraferma e si rifugiò sull’isola nel 1949.

Le tensioni nello Stretto di Taiwan sono aumentate dall’inaugurazione di Lai Ching-te, il 20 maggio. Pechino insiste sul fatto che l’isola governata autonomamente fa parte del suo territorio e minaccia di riconquistarla con la forza, se necessario.

Alla fine di maggio, in particolare, la Cina ha effettuato due giorni di grandi manovre militari intorno a Taiwan, mobilitando navi e aerei militari carichi di munizioni vere, sostenendo che si trattava di una “punizione severa” contro i “separatisti”.

In precedenza Pechino, che considera Lai Ching-te un “pericoloso separatista”, aveva considerato il suo discorso di insediamento come una “confessione dell’indipendenza di Taiwan”.

Nel suo discorso, Lai si è impegnato a difendere la democrazia e la libertà di Taiwan, invocando al contempo il dialogo con la Cina, interrotto dal 2016.

Come il suo predecessore Tsai Ing-wen, Lai sostiene che Taiwan non ha bisogno di una dichiarazione formale di indipendenza – una linea rossa per la Cina – perché è “già indipendente”.

Negli ultimi anni, i leader cinesi hanno inasprito la loro retorica per suggerire che “l’unificazione” fosse “inevitabile”.

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