Di
Editoriale La Repubblica della Senna e della Marna
pubblicato su
14 giugno 2024 alle 10:03
; aggiornato il 14 giugno 2024 alle 10:04
Vedi le mie notizie
Segui La Repubblica della Senna e della Marna
Il video del dramma ripreso dalle telecamere di sorveglianza è spaventoso. Secondo i giudici del tribunale penale di Melun, vediamo l’auto pazza – una Peugeot 2008 – arrivare a tutta velocità e colpire in linea retta, senza la minima deviazione di direzione o la minima frenata, il muro di cemento della stazione ferroviaria. PEDAGGIO Prugne, su l’A5vicino a Montereau-sur-le-Jard, nella Senna e Marna.
Vittime trasportate in aereo
In meno di un metro passa da 140 chilometri all’ora (lo attesta il contatore bloccato dall’ammortizzatore) a 0 km/h in a decelerazione di incredibile brutalità che strappa via tutti gli accessori del veicolo, compreso il motore. Dentro il tre occupanti sono dislocati. Non vedevano nulla, né potevano fare nulla perché erano tutto addormentato al momento dello shock. Non avranno il tempo di svegliarsi poiché sprofondano quasi immediatamente il coma.
I due testimoni della tragedia – un padre e suo figlio -, allertati “dal rumore di un’esplosione”, avranno appena il tempo di scambiare qualche parola con l’autista che riprende semi-incoscienza. Questi testimoni diventano subito soccorritori poiché fanno appena in tempo a estrarre i tre occupanti dall’abitacolo. che prende fuoco. La loro grave prognosi vitale richiederà eliporti in diversi ospedali della regione. Il passeggero posteriore soccomberà alla fine alle sue ferite.
L’autista imprigionato
A sette mesi dai fatti (la tragedia è avvenuta il 19 dicembre, alle 8 di mattina), un uomo sulla trentina deve dare spiegazioni ai magistrati. L’imputato è l’unico responsabile, poiché guidava sotto l’effetto di cannabis e senza la patente che gli è stata ritirata.
Per questo motivo l’autista dorme fino a tardi prigione già da qualche settimana. Lui stesso è ancora segnato dai postumi: fa una smorfia nel suo box, appoggiandosi alle stampelle, e fatica a raccogliere i ricordi. Ricorda solo di essere partito da Marsiglia verso mezzanotte, di aver guidato tutta la notte, di fermarsi 2 o 3 volte, fino all’incidente, quando lasciava la A5 per raggiungere Seine-Saint-Denis.
I giudici hanno menzionato le numerose ferite riportate ai tre occupanti, uno dei quali si trovava in aula. Insistono anche su Il cassiere giudiziario dell’imputato che già comprende 11 menzioni spesso legati a casi di droga e reati stradali. Un servizio tale che la Procura chiede nei suoi confronti 4 anni di reclusione, di cui 1 di sospensione. Ritenuto colpevole, alla fine ha ricevuto 4 anni tra cui 2 pene sospese, l’annullamento della patente per un anno e il dovere di risarcire le vittime e le loro famiglie.
Jean-François CALTOT
Segui tutte le notizie dalle tue città e media preferiti iscrivendoti a Mon Actu.