le tariffe rimangono invariate!

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La decisione della Federal Reserve nella riunione del 12 giugno è stata pubblicata. Come ampiamente anticipato alla vigilia dell’incontro, per il settimo incontro consecutivo, il tasso di interesse rimane invariato al 5,25-5,5%. Come osservato nella nota ufficiale, la Fed ritiene che l’occupazione sia rimasta forte e la disoccupazione bassa. L’inflazione, pur rallentando negli ultimi mesi, rimane elevata anche se si sta gradualmente avvicinando al target del 2%. Ma le prospettive economiche sono incerte, motivo per cui il Comitato ha deciso di mantenere i tassi invariati.

La traiettoria di allentamento monetario della banca centrale americana risulta essere più complesso del previsto e già differisce, ad esempio, da quello della BCE. Infatti, l’Eurotower ha iniziato a ridurre i tassi di interesse abbassandoli di 25 punti base il 6 giugno. Sebbene Lagarde sia stata molto cauta riguardo ai futuri tagli, gli Stati Uniti, con la loro economia più resiliente, continuano a restare indietro e si trovano ad affrontare una maggiore incertezza.

Powell ha ribadito alla conferenza che i dati sull’inflazione, anche se leggermente in calo, rimangono elevati. Pertanto, finché i dati sull’inflazione non ispirano maggiore fiducia, i tassi di interesse rimarranno invariati e non verranno apportati tagli ai tassi.

Sempre nel corso della conferenza, il presidente della Federal Reserve ha annunciato di ritenere improbabile che il taglio dei tassi inizi nella prossima riunione di settembre. È più probabile che il calo si verifichi a partire dal prossimo anno. “La nostra sensazione è che i tagli dei tassi previsti quest’anno avranno luogo l’anno prossimo“, ha dichiarato il presidente.

Proiezioni dotplot: stime di inflazione riviste al rialzo

Sono state pubblicate anche le proiezioni macroeconomiche. IL La previsione di crescita del PIL per il 2024 è rimasta al 2,1% e per il 2025 al 2%. Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4%, mentre le previsioni di inflazione per il 2024 sono aumentate dal 2,4% della proiezione precedente al 2,6%. Una sorpresa che dimostra che le proiezioni non sono così accomodanti come ipotizzavano i mercati. La nuova proiezione mostra che 11 policymaker su 19 non prevedono più di un taglio dei tassi quest’anno. Anche la probabilità di un taglio dei tassi a settembre è scesa dall’80% al 70%.

Riunione della Fed del 12 giugno: i grandi momenti in breve

  • 21:10 – Powell: “Riteniamo che i tagli dei tassi previsti quest’anno avverranno l’anno prossimo“. “La nostra sensazione è che i tagli dei tassi previsti quest’anno avranno luogo l’anno prossimo“, ha dichiarato il presidente.
  • 20:45 – Powell: “La Fed avrà bisogno di maggiore fiducia per tagliare i tassi“. La Fed avrà bisogno di maggiore fiducia nell’inflazione per tagliare i tassi, anche se i dati più recenti hanno mostrato ulteriori progressi modesti“, ha detto il presidente della Federal Reserve.
  • 20:35 – Inizia la conferenza stampa di Powell. Il presidente della Federal Reserve ha aperto la conferenza stampa nella quale illustrerà quanto deciso nella riunione. “I dati più recenti sull’inflazione si sono leggermente indeboliti”, ha affermato nel suo discorso di apertura.
  • 20:06 – Nota della Fed: “Le prospettive economiche rimangono incerte“.Il Comitato prevede che l’occupazione e l’inflazione raggiungano il picco a un tasso del 2% nel lungo termine. Il Comitato ritiene che i rischi legati al raggiungimento degli obiettivi occupazionali e di inflazione si siano spostati verso un migliore equilibrio nell’ultimo anno. Le prospettive economiche sono incerte e il Comitato rimane molto attento ai rischi di inflazione. Per sostenere i propri obiettivi, il Comitato ha deciso di mantenere l’obiettivo del tasso sui fondi federali tra il 5-1/4 e il 5-1/2%. Nel considerare possibili aggiustamenti a questo intervallo, il Comitato valuterà attentamente i dati disponibili, l’evoluzione delle prospettive e il bilanciamento dei rischi. Il Comitato ritiene che non sarà opportuno ridurre l’intervallo obiettivo finché non avrà maggiore fiducia che l’inflazione si avvicinerà in modo sostenibile al 2%. Inoltre, il Comitato continuerà a ridurre le proprie partecipazioni in titoli del Tesoro, titoli di debito di agenzie e titoli garantiti da ipoteca di agenzie. Il Comitato è fermamente impegnato a riportare l’inflazione al suo obiettivo del 2%.“, si legge ancora nella nota ufficiale.
  • 20:04 – Nota ufficiale della Fed: “L’inflazione è scesa ma resta elevata. Sono stati fatti progressi“. Gli indicatori recenti suggeriscono che l’attività economica ha continuato ad espandersi a un ritmo sostenuto. La crescita dell’occupazione è rimasta forte e il tasso di disoccupazione è rimasto basso. L’inflazione è diminuita nell’ultimo anno, ma rimane elevata. Negli ultimi mesi sono stati compiuti ulteriori modesti progressi verso l’obiettivo di inflazione del 2% fissato dal Comitato.“, indica la nota ufficiale della Fed.
  • 20:03 – Decisione della Fed: i tassi restano invariati. Pubblicazione dei risultati della nuova riunione della Fed. I tassi di interesse rimangono invariati nell’intervallo 5,25%-5,5%.
  • 18:37 – IL Le borse europee salgono dopo il calo dell’inflazione negli Stati Uniti. La notizia del calo dell’inflazione negli Stati Uniti ha portato una ventata di aria fresca anche sui mercati azionari europei che, dopo due giornate negative, hanno ripreso a salire nella seduta odierna. La Borsa di Milano chiude in rialzo del +1,43%recuperando i 34.000 punti persi martedì per la prima volta dal 6 maggio.
  • 18:30 – Un tasso quasi certamente invariato. Le ultime indiscrezioni del giorno prima sembrano confermare per il settimo incontro consecutivo il tasso nel range 5,25%-5,5%. Siamo in attesa della pubblicazione delle proiezioni del dot plot.

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