L’esercito israeliano rivendica un attacco mortale alla scuola delle Nazioni Unite che “ospita una base di Hamas” a Gaza

L’esercito israeliano rivendica un attacco mortale alla scuola delle Nazioni Unite che “ospita una base di Hamas” a Gaza
L’esercito israeliano rivendica un attacco mortale alla scuola delle Nazioni Unite che “ospita una base di Hamas” a Gaza
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La madre di un ostaggio ancora detenuto a Gaza, Einat Zangauker: “Questo è il risultato della pressione militare. Li raccogliamo morti»

Martedì le famiglie degli ostaggi hanno ottenuto la firma di 70 deputati su 120 a sostegno della proposta di cessate il fuoco avanzata dallo Stato ebraico. Ufficialmente morirono 43 ostaggi. In realtà si ritiene che appena la metà dei 124 prigionieri siano vivi.

Negli uffici di Bnei Brak, un sobborgo religioso di Tel Aviv, più di cento soldati israeliani tengono da sette mesi macabri conti. Sotto la guida del generale di riserva Nitzan Alon, in stretta collaborazione con le forze speciali, la divisione di ricerca e le unità d’élite dell’intelligence militare, raccolgono prove di vita, ma anche indizi che permetterebbero di attestare la morte dei 124 ostaggi. ancora detenuti dai palestinesi di Hamas, dopo il loro rapimento il 7 ottobre 2023.

Questo annuncio aumenta la pressione sul governo israeliano, dilaniato da una nuova proposta di cessate il fuoco, che dovrebbe consentire il rilascio di almeno una parte degli ostaggi. I parenti dei prigionieri e i loro sostenitori hanno manifestato lunedì sera a Gerusalemme e Tel Aviv, bloccando l’autostrada che serve la città bianca da nord a sud. La madre di un ostaggio ancora tenuto a Gaza, Einat Zangauker, ha tratto una chiara conclusione: “Questo è il risultato della pressione militare. Li raccogliamo morti. »

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