cosa ricordare…e cosa dimenticare

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Si è conclusa l’edizione 2024 della principale fiera annuale francese dedicata alla tecnologia. Il JDN era presente e condivide con voi le sue impressioni.

È IL salone di riferimento in Francia dedicato alle nuove tecnologie. Per l’edizione 2024 di VivaTech, che si è tenuta dal 22 al 25 maggio, le aziende presenti si sono concentrate sulla presentazione di tecnologie all’avanguardia destinate a far evolvere il mercato nel medio termine. Il JDN ha ovviamente visitato il sito e condivide con voi alcune delle sue osservazioni.

I robot, protagonisti dell’intelligenza artificiale

Ora sappiamo che il futuro dell’intelligenza artificiale passerà attraverso la robotica. E Vivatech ha fatto un quadro generale. Nei corridoi, impossibile non notare i dimostratori robotici potenziati dall’intelligenza artificiale, dai classici e ormai conosciutissimi cani robot Spots della Boston Dynamics al robot per le consegne della Pudu Robotics. Anche i grandi gruppi europei quest’anno hanno corso il rischio di rivelare alcuni dei progetti di intelligenza artificiale e autonomia dei loro dipartimenti di ricerca e sviluppo. Airbus ha così presentato il suo Flying Truck, una perfetta riproduzione di un aereo di linea utilizzato per testare nuovi programmi di automazione per i suoi aerei utilizzando principalmente l’intelligenza artificiale.

A sinistra, una versione di Spot della Boston Dynamics dotata di diversi sensori d’aria, a destra, un robot server commercializzato da Jobotto. ©BP/JDN

L’intelligenza artificiale europea si fa vedere

Più tradizionalmente, l’intelligenza artificiale generativa si è affermata in tutti i settori, sia che serva alla generazione di immagini o agli sviluppatori. AWS, Meta, Microsoft, come l’anno scorso, hanno promosso i loro LLM ma, novità assoluta, l’intelligenza artificiale europea sta lentamente iniziando a imporsi al salone, con attori come la francese Mistral AI o LightOn… La necessità di tecnologie AI sovrane quindi sembrano affermarsi, come dimostra la recente raccolta di 220 milioni di euro da parte di H, un nuovo concorrente nell’intelligenza artificiale generativa con giocatori rinomati: Bernard Arnault, Xavier Niel, Eric Schmidt, ecc.

Il Greentech fiorisce in tutti i padiglioni

La tecnologia climatica è stata il secondo tema principale evidenziato a Vivatech dopo l’intelligenza artificiale. È stato allestito uno spazio dedicato, denominato Impact Bridge. Ma non c’è bisogno di cercarla per trovare soluzioni: il green tech era presente in tutti i padiglioni attraverso una moltitudine di start-up. Come Droople, nel padiglione swisstech, che mette in risalto i suoi sensori IoT che misurano il consumo di acqua. Anche la qualità dell’acqua è un tema delicato sul quale MolluScan ha voluto sensibilizzare, nel padiglione della regione Nouvelle-Aquitaine, con la sua soluzione di collegamento dei molluschi, installata nell’estuario della Gironda, nel porto di Barcellona o nelle centrali elettriche EDF, che la utilizzano per valutare gli scarichi.

Ad attirarlo è stato un video sulle piante bioluminose che i visitatori hanno potuto scoprire presso la start-up Aglaé, nel padiglione della regione Centro-Valle della Loira. Quest’ultimo ha sviluppato un siero per combinare il greening e l’illuminazione intelligente nelle città. Poco più in là ci hanno incuriosito due contenitori pieni di alghe: questa è una presentazione della start-up Magma. Questa giovane azienda francese si lancia nella coltivazione di alghe in stagni collegati per monitorare queste piante con forti prospettive di vendita nel settore alimentare e cosmetico. Non è mancato il padiglione della Riunione in termini di contributo delle piante: le pareti verdi modulari e connesse della start-up Greenskin, la cui piattaforma produttiva è stata appena inaugurata in un Esat a Boulogne-sur-Mer (Pas-de-Calais ), hanno potuto dimostrare le loro caratteristiche di isolamento termico e l’innovazione del loro sistema di irrigazione autonomo. Una soluzione che fa venire voglia di circondarsi di piante al lavoro.

Quello che non ci aspettavamo da VivaTech

Se il salone era il luogo d’incontro dell’innovazione tecnologica, per alcuni era anche il luogo d’incontro dell’insolito, addirittura dell’attrazione.

I gruppi numerosi hanno rispettato lo stesso dress code: atmosfera da start-up. Impossibile perdersi l’iconico biliardino connesso AWS o il tavolo da ping-pong nei colori IBM. Attività sempre popolari, a volte più di certi impegni di conversazione. Anche Elise Lucet è stata avvistata mentre giocava a calcio balilla. Anche il gruppo La Poste aveva un suo piccolo gadget: una cyclette con gioco connesso, “The Champions Tour”, che ripercorreva il viaggio di un postino durante le Olimpiadi. Da parte sua, il Ministero delle Forze Armate ha offerto un videogioco di corse automobilistiche per attirare le giovani reclute.

Cyclette connessa per il gioco “Champions Tour” di La Poste nell’ambito delle Olimpiadi. ©BF/JDN

Audi, Peugeot, Tesla, Meta, BYD… Per questa edizione 2024, VivaTech si è presentato anche come un salone dell’auto con vetture dalle linee futuristiche esposte ai quattro angoli dei padiglioni. Una presenza apprezzata vista la coda davanti all’esposizione dell’Audi e la quantità di telefoni branditi davanti al Cybertruck di Elon Musk. Alcuni si sono permessi di sognare ad occhi aperti mentre si sistemavano nel veicolo, attualmente vietato alla guida in Europa. In confronto, i robot su ruote, il famoso cane robot e gli scooter a tre ruote presenti nei corridoi quasi impallidiscono al confronto.

Altri ospiti ci hanno sorpreso, in particolare i marchi di cosmetici massicciamente rappresentati per questa edizione 2024. Se L’Oréal mette in risalto il suo assistente AI “Beauty Genius” e le sue soluzioni beautytech, il gruppo ha invitato il marchio Aesop affinché i visitatori possano… annusare i loro saponi e profumi.

La dimensione tecnologica non è evidente né nello stand di alcune giovani aziende di prodotti per la cura della pelle a base di gusci d’uovo né con elenchi di composizioni molto trasparenti. VivaTech è sicuramente un’occasione per queste start-up di incontrare gli investitori presenti a Porte de Versailles. Il JDN è passato il suo turno.

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