“Avete rimpinzato i più ricchi di questo Paese”: sostengono Attal, Bardella e Bompard durante il dibattito legislativo in Francia

“Avete rimpinzato i più ricchi di questo Paese”: sostengono Attal, Bardella e Bompard durante il dibattito legislativo in Francia
“Avete rimpinzato i più ricchi di questo Paese”: sostengono Attal, Bardella e Bompard durante il dibattito legislativo in Francia
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Pochi giorni prima del primo turno delle elezioni legislative, Gabriel Attal, Jordan Bardella e Manuel Bompard hanno difeso i rispettivi programmi durante un dibattito televisivo durante il quale si sono discussi temi come il potere d’acquisto, le tasse, l’immigrazione, la doppia cittadinanza, tra gli altri.

Gabriel Attal, Jordan Bardella e Manuel Bompard hanno discusso martedì sera su TF1 di doppia nazionalità, di difesa del potere d’acquisto o delle pensioni, mentre l’estrema destra è in testa alle urne a cinque giorni dal primo turno delle elezioni legislative presentato come storico.

“Possiamo agire per il potere d’acquisto”, ha lanciato subito il presidente del Raduno Nazionale, che ha fatto di questo tema il suo cavallo di battaglia, promettendo in particolare un’immediata riduzione dell’Iva al 5,5% su carburanti, elettricità e gas.

“Quanto costa e come lo finanziate?”ha risposto il Primo Ministro, atteggiandosi a difensore della serietà di bilancio per questo primo grande confronto televisivo tra i tre blocchi, in dirittura d’arrivo di questa campagna lampo.

“Non voglio farli credere alla luna”ha aggiunto Gabriel Attal, proponendo da parte sua misure a “guadagna di più e spendi di meno”.

Il coordinatore de La France insoumise, Manuel Bompard, ha rimandato alle corde i suoi due avversari, accusando ironicamente Jordan Bardella, “il futuro primo ministro del potere d’acquisto”avendo “A poco a poco hanno abbandonato tutte le misure per rispondervi”. “Avete rimpinzato i più ricchi di questo paese”, ha aggiunto, prendendo di mira Gabriel Attal e chiedendo un aumento del salario minimo e degli stipendi.

I tre si sono scontrati anche sul tema delle pensioni, poiché Bardella e Bompard vorrebbero ritornare alla riforma innalzando l’età pensionabile legale a 64 anni. Ma lo scambio si è trasformato in una scaramuccia appena percettibile, con Bardella che ha accennato ad una possibile partenza a 66 anni per un francese che ha iniziato a lavorare a 24.

Sull’abolizione dell’imposta sul reddito per gli under 30, che il leader dell’estrema destra vuole mettere in atto”fine” del suo possibile contratto d’affitto a Matignon, Gabriel Attal ha interrogato il suo avversario di 28 anni: “Hai intenzione di esentarti dalle tasse?” “Perché un lavoratore di 31 anni dovrebbe pagare le tasse e un consulente o commerciante di 29 anni dovrebbe smettere di pagare le tasse?”ha attaccato di nuovo.

E, all’indomani della proposta del leader dell’estrema destra di impedire ai cittadini con doppia nazionalità di occupare alcune posizioni considerate strategiche, Gabriel Attal stima che “3,5 milioni di francesi con doppia nazionalità si sono sentiti insultati e umiliati”.

Il capo della RN, al Primo Ministro: “Vuoi mettere un franco-russo a capo di una centrale nucleare?” Gabriel Attal ha poi ricordato che il suo avversario aveva un franco-russo come consigliere al Parlamento europeo. “chi partecipa alle riunioni (dove si discutono informazioni riservate sulla guerra in Ucraina”).

Prelievi dalla Marina Militare?

Dopo il successo alle elezioni europee, la RN domina i sondaggi del primo turno, con il 36% delle intenzioni di voto secondo un sondaggio Ifop-Fiducial per LCI, Le Figaro e Sud Radio, e può coltivare l’ambizione di accedere al potere storico. È davanti alla coalizione di sinistra Nuovo Fronte Popolare (28,5%) e al campo presidenziale (21%).

Niente, finora, sembra spezzare la dinamica del candidato del RN alla carica di primo ministro: né l’indeterminatezza del suo schieramento in materia di pensioni, né il suo dichiarato rifiuto di essere nominato a Matignon se non otterrà alla fine la maggioranza assoluta del secondo turno il 7 luglio.

E i concorrenti di Bardella sono ancora alla ricerca di una soluzione alla possibilità che l’estrema destra vada al potere.

Circa 200 personalità socialiste, ambientaliste e macroniste hanno chiesto su Le Monde che la destra, il centro e la sinistra “manifestino chiaramente ora” un accordo di ritiro in vista del secondo turno.

“Vedremo caso per caso” ha risposto Manon Aubry (LFI), interrogata a Sud Radio sui ritiri dei candidati della LFI arrivati ​​al terzo posto. Anche i macronisti procrastinano: i leader del campo presidenziale hanno discusso martedì del “strategia della campagna” e sembrava andare verso lo slogan “né RN, né LFI” nel secondo turno delle elezioni legislative, anche se Emmanuel Macron non ha ancora deciso.

Sulla rivista Challenges, l’ex ministro socialista ed ex direttore del Fondo monetario internazionale (FMI) Dominique Strauss-Kahn, ritiratosi dalla vita politica, ha chiesto dal canto suo “eliminare il candidato di estrema destra” al secondo turno, anche se ciò significa votare per LFI “turandosi il naso”.

Ma gli Insoumi sono anche coinvolti in liti con i suoi ex dirigenti – Alexis Corbière, Raquel Garrido, Danielle Simonnet – accusati di aver utilizzato in modo improprio il logo del partito durante la campagna. Martedì i tribunali di Parigi e Bobigny si sono dichiarati incompetenti a stabilire se i candidati dissidenti rientrassero nei loro diritti.

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