“Ciò che dobbiamo ad Albert Camus”

“Ciò che dobbiamo ad Albert Camus”
“Ciò che dobbiamo ad Albert Camus”
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MANUTENZIONE IMPORTANTE – Grande lettore di Albert Camus, l’ex ministro degli Esteri pubblica Camus, il nostro baluardo (Plon), in cui esplora ciò che ci collega all’autore di Appestare. Il Premio Nobel per la Letteratura del 1957 è l’uomo delle sfumature, del rifiuto dell’arroganza e dello spirito di sistema, spiega.

IL FIGARO. – Alle 13 anni fa, quando hai saputo della morte di Camus, eri devastato. Spieghi che questa è la tua prima vera perdita. Perché quel ?

Hubert VÉDRINE. – Ciò è senza dubbio rivelatore della sensibilità che si può avere a quell’età, dello shock emotivo che ha provocato in me l’ascolto del disco pubblicato dopo il suo Premio Nobel, con i testi recitati da lui con la sua voce, e il fatto che lo fosse la prima persona conosciuta con cui ho avuto un legame, anche immaginario, e che è tragicamente scomparsa.

Successivamente, durante la tua vita di uomo, e in particolare nella tua vita politica, è stato un punto di riferimento ?

La musica di Camus mi ha accompagnato per tutta la vita, la sua lingua, le sue parole, la straordinaria accuratezza dei suoi testi, dove non c’è mai una parola di troppo o una parola mancante. Ma non voglio stabilire un legame troppo stretto e artificioso tra la sua luminosa ispirazione e il contenuto della mia vita, non “politica” ma al potere, dove ogni giorno ci sono decisioni da prendere, non…

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