Poco più di un anno dopo la sua condanna, nel settembre 2023, a 18 anni di reclusione penale per l’omicidio di Kylian Klising, nel giugno 2021, a Carantec (Finistère), Ryan Bérichel, all’epoca appena diciottenne, è apparso sui fatti ricorso dinanzi alla Corte d’Assise della Côtes-d’Armor, dal 14 al 17 ottobre 2024.
Mentre il procuratore generale in questo secondo processo aveva richiesto la stessa sentenza, ritenendo che i dibattiti non avessero portato elementi di novità di rilievo, i giurati hanno emesso un verdetto più clemente. Ryan Bérichel, ora 21enne, è stato condannato a 15 anni di reclusione penale. Una volta uscito dal carcere, dovrà sottoporsi al monitoraggio socio-giudiziario per tre anni.
Sei o sette coltellate
Il 21 giugno 2021, Ryan Bérichel e due complici avevano una missione: trovare l’indirizzo di uno spacciatore rivale. Avevano incrociato Kylian Klising, anche lui coinvolto nel giro della droga in questo angolo del Finistère. È scoppiata una rissa, Kylian è morto dopo aver ricevuto sei o sette coltellate.
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Anthony Pereira, un membro del trio, brandiva una pistola “airsoft” e sparava tre pallottole nello stomaco di Kylian. Come in primo grado, è stato condannato a tre anni di reclusione, di cui due con sospensione condizionale. Il terzo complice era minorenne all’epoca dei fatti.
Infine, anche la madre di Ryan Bérichel, processata per distruzione di prove, in questo caso le cose che suo figlio portava con sé durante la rissa e il suo coltello, l’arma del delitto, ha ricevuto la stessa condanna del settembre 2023, un anno di prigione di cui sei mesi sospesi.