la rinaturalizzazione di un fiume può cambiare tutto

la rinaturalizzazione di un fiume può cambiare tutto
la rinaturalizzazione di un fiume può cambiare tutto
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Ci sono voluti dieci mesi di costruzione perché il Nizon, questo affluente del Rodano che nasce a Lirac nel Gard, trovasse il suo letto naturale. La fine dei lavori è stata inaugurata il 10 ottobre, lasciando sperare in innumerevoli benefici ambientali per i residenti.

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A prima vista, è difficile immaginare che qui, a Lirac, un piccolo comune di circa 1000 abitanti, nel Gard, siano stati realizzati più di 850.000 euro di lavori. Il che è un buon segno, perché l’obiettivo era riportare il Nizon al suo stato naturale.

Da anni questo corso d’acqua ha subito molteplici sviluppi, al punto che il suo letto è stato addirittura artificializzato. Abbattimento di tutti gli alberi, ricalibratura con pala meccanica, creazione di argini e merli… Tanti interventi lungo tutto il corso d’acqua, dalla sorgente al Rodano per oltre 1,5 km, che inizialmente miravano a facilitare il lavoro dei decespugliatori dell’estate, prima che si decida di rinaturalizzarlo.

“L’idea è nata nel 2009, quindi ci sono voluti 15 anni, numerosi studi, ma anche cambiamenti strutturali”, racconta Cédric Clémente, sindaco di Lirac. In qualche modo abbiamo compensato gli errori del passato. All’epoca, i servizi statali incoraggiavano i sindacati ad avere una gestione non adeguata. Ma oggi finalmente ci siamo arrivati! Il progetto è stato finalizzato e il futuro è trasmesso alle generazioni future.”

Si tratta di un obiettivo patrimoniale, economico e ambientale perfettamente raggiunto.

Cédric Clemente, sindaco di Lirac

Per un costo totale di 800.000 euro, questo affluente del Rodano funziona di nuovo correttamente. Vale a dire che la biodiversità è favorita, acqua di migliore qualità e meglio immagazzinata grazie ad una zona umida. Soprattutto si riduce il rischio di inondazioni.

“Un corso d’acqua serpeggiante permette di arrestare la velocità dell’acqua e quindi di evitare eccessivi danni derivanti dalle inondazioni, spiega Karine Bonacina, direttrice della delegazione di Montpellier (Hérault) dell’agenzia dell’acqua Rhône Méditerranée Corse. Ciò consente anche spazi per un corretto funzionamento in cui l’acqua può straripare in aree dove non vi è alcun rischio umano o economico”.

Rivegetazione, ricostituzione delle falde acquifere, aumento della qualità dell’acqua, ricomparsa della biodiversità, cattura del carbonio… l’interesse ovviamente non è quindi solo estetico per il comune.

È un piccolo fiume ma un grande progetto!

Karine Bonacina, dell’Agenzia per l’acqua Rhône Méditerranée Corse

Nel 2002 il Lirac è stato pesantemente colpito dalle inondazioni. Per questa giornata di inaugurazione, gli studenti della scuola locale hanno potuto essere i primi a beneficiare del nuovo spazio verde e, sebbene siano troppo giovani per aver vissuto l’alluvione, sono consapevoli dell’importanza di questa rinaturalizzazione. Piantare un albero alla periferia di Nizon è anche un modo per far proprio questo nuovo spazio.

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