“Le startup marocchine spesso mancano di visibilità internazionale”

“Le startup marocchine spesso mancano di visibilità internazionale”
“Le startup marocchine spesso mancano di visibilità internazionale”
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Finance News Weekly: Con sede al Technopark Casablanca, la startup Dealkhir offre una piattaforma elettronica basata sulla strategia Donation as a Service (DaaS). Qual è stato il fattore scatenante che ti ha spinto a lanciare questa startup e in cosa consiste esattamente la tua attività?

Hamza Bakkach: La svolta per Dealkhir è arrivata in un contesto che tutti conosciamo: quello della crisi sanitaria da Covid-19. In questo periodo, la necessità di assistenza sociale non è mai stata così cruciale, ma paradossalmente i fondi per sostenere le associazioni si sono esauriti rapidamente. Ciò ci ha aperto gli occhi sulla necessità di creare una soluzione che non solo garantisse un flusso costante di donazioni, ma facilitasse anche l’integrazione della solidarietà nella vita quotidiana dei cittadini e delle imprese. Dealkhir nasce da questo desiderio: rendere la donazione semplice, accessibile e trasparente attraverso il nostro modello Donation-as-a-Service (DaaS). Permettiamo alle aziende di integrare direttamente nelle proprie piattaforme di e-commerce la possibilità per i propri clienti di sostenere cause sociali attraverso donazioni. Ogni operazione diventa quindi occasione per agire per il bene comune, con un monitoraggio rigoroso per garantire la tracciabilità e l’impatto dei contributi.

F.NH: Il modello di raccolta fondi tramite una piattaforma di e-commerce è innovativo. Quali riluttanze o difficoltà hai riscontrato da parte delle aziende o degli utenti?

HB: L’innovazione in un ambito così delicato come quello delle donazioni passa soprattutto dalla conquista della fiducia delle imprese e degli utenti. La principale riluttanza da noi riscontrata riguardava la mancanza di trasparenza nella gestione dei fondi. Molte aziende sono riluttanti a collaborare con iniziative di raccolta fondi perché temono che ciò possa danneggiare la loro immagine se le donazioni non vengono tracciate chiaramente. È qui che Dealkhir si distingue: offriamo la completa tracciabilità delle donazioni, dalla raccolta alla distribuzione. Le aziende possono così assicurare ai propri clienti che ogni contributo arrivi alla giusta destinazione. Costruisce fiducia rendendo l’atto del donare più naturale, perché integrato in un percorso d’acquisto fluido. Da parte degli utenti, la difficoltà era spesso legata all’apprendimento di questo nuovo modello. I consumatori devono essere informati che il loro contributo, per quanto piccolo, può avere un impatto tangibile. Abbiamo raccolto questa sfida supportando le aziende nella comunicazione e spiegando la semplicità del modello.

FNH: Quali sono le principali difficoltà che Dealkhir ha dovuto affrontare dalla sua creazione nel 2021 e come siete riusciti a superarle?

HB: Dal nostro lancio nel 2021, una delle prime sfide è stata quella di orientarsi in un quadro normativo spesso rigido e poco adattato alle nuove tecnologie applicate alla raccolta fondi. La legislazione che disciplina le donazioni e le associazioni spesso impone vincoli che rallentano l’innovazione. Abbiamo superato questo ostacolo circondandoci di consulenti legali esperti e adattando la nostra soluzione in modo che sia conforme alle normative, pur rimanendo efficace. Un’altra grande difficoltà è stata quella di affermarsi in un settore molto eterogeneo in termini di strutture associative. Alcune associazioni sono molto ben organizzate e digitalizzate, mentre altre non hanno le risorse o le infrastrutture per sfruttare appieno la nostra piattaforma. Abbiamo dimostrato flessibilità personalizzando la nostra offerta in base alle esigenze e alla capacità delle associazioni di adottare nuovi strumenti. Infine, costruire la fiducia è sempre stato al centro di il nostro approccio, sia che riguardi aziende partner che utenti finali. È rimanendo fedeli ai nostri valori di trasparenza e responsabilità che siamo riusciti a conquistare poco a poco questa fiducia.

FNH: Come leggi l’evoluzione dell’ecosistema startup in Marocco negli ultimi anni e quali sono, secondo te, le azioni da mettere in campo per sostenere le giovani startup marocchine e rafforzare la loro presenza sul mercato nazionale e internazionale?

HB: L’ecosistema delle startup marocchine si è evoluto notevolmente negli ultimi anni e noi abbiamo avuto la possibilità di testimoniarlo e parteciparvi grazie alla nostra sede al Technopark Casablanca. Questo luogo è un vero e proprio incubatore di innovazione, pensato appositamente per supportare le startup e fornire loro le infrastrutture necessarie fin dalle prime fasi del loro sviluppo. Questa è un’opportunità d’oro che abbiamo avuto beneficiando di questo ambiente strutturato. Tuttavia, resta ancora molto lavoro per rafforzare questo ecosistema. Le startup marocchine spesso non hanno visibilità internazionale e l’accesso a finanziamenti specializzati rimane limitato. Penso che sarebbe fondamentale sviluppare programmi di sostegno più specifici per le startup tecnologiche e facilitare la loro integrazione nelle grandi aziende locali. Ciò potrebbe essere fatto attraverso programmi di partnership che consentirebbero alle startup di testare e integrare le loro soluzioni in ambienti reali, accelerando così la loro crescita.

FNH: Recentemente sei stato selezionato per il programma Glovo Start-up Lab. In che misura questo tipo di iniziative contribuiscono allo sviluppo di startup come la vostra?

HB: Il programma Glovo Start-up Lab è stato una vera fonte di ispirazione e motivazione. Vedere una startup come Glovo, che ha iniziato in piccolo, diventare un attore importante nel settore, è un esempio reale di ciò che può essere realizzato con una visione chiara e un’esecuzione rigorosa. Queste iniziative forniscono l’accesso a risorse strategiche, ma soprattutto a una rete di esperti e partner essenziali per crescere. Per Dealkhir, questo rappresenta l’opportunità di perfezionare la nostra soluzione, convalidare il nostro modello su scala più ampia e beneficiare delle migliori pratiche di una startup che ha già superato molte sfide. Questo tipo di programma consente alle startup di mettersi alla prova, imparare direttamente dai propri colleghi e trovare leve concrete per accelerare la propria crescita.

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