“Ho avuto una paura terribile”, testimonia Michel, vittima di un incidente in moto, per evitare nuove tragedie

“Ho avuto una paura terribile”, testimonia Michel, vittima di un incidente in moto, per evitare nuove tragedie
“Ho avuto una paura terribile”, testimonia Michel, vittima di un incidente in moto, per evitare nuove tragedie
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È stato un incidente che non avrebbe mai immaginato di vivere un giorno. “Ho una paura terribile. Ho visto tutto, ho sentito tutto. Non ho perso conoscenza.”, ricorda Michel, seduto sul suo letto nel centro di riabilitazione SMR Lalande di Annesse-et-Beaulieu. A tre mesi dallo choc, il cinquantenne che ha riacquistato l’uso delle gambe, testimonia con franchezza. “Ho scoperto il mondo della disabilità, non potevo camminare per più di tre mesi”. Come altri 48 veicoli in Dordogna quest’anno, questo motociclista ha sofferto un incidente il 4 gennaio 2024. È sopravvissuto. Un sopravvissuto, testimonia per avvisare, per avvisare. Cerca, al tuo livello, di evitare nuove tragedie sulle strade.

“Non ho visto arrivare nulla”

Conosce la scena quasi a memoria. “Vado in moto a 80 chilometri orari o poco meno”. Sulla strada tra Vergt e Saint-Michel-de-Villadeix, ci assicura, è stato attento come sempre. “Davanti a me c’è una lunga linea retta. Comincia a fare buio. I miei abbaglianti sono accesi”. specifica. “Davanti a me c’è una macchina, un camioncino. Inizio a sorpassare, metto le frecce, assicurandomi che non ci sia nessuno dietro di me… Poi, all’improvviso, l’auto gira a sinistra. Ed eccomi qui, a trasformarmi in un uccello a quasi quindici metri di distanza. Sto cercando di imparare a volare, tranne che, beh… non posso volare. E mi schianto 15 metri più in là.”

La sua vita è sconvolta, ma quando lo spiega la sua voce non trema. Quella sera l’uomo non è tornato a casa, a Manzac-sur-Verne. A terra chiama la moglie per dirglielo “va tutto bene”ma è l’avambraccio sinistro e l’anca destra sono fratturati. Ricoverato in ospedale, si è poi accorto di non riuscire più a chiudere la mano sinistra a causa di problemi neurologici. “È stato il trauma dell’incidente a causarmi questi problemi”.

Michel, vittima di disturbi neurologici in seguito al trauma dell’incidente, fatica a recuperare l’uso del braccio sinistro. ©Radio Francia
Salomè Pineda

Dalla rabbia alla resilienza

“L’auto non aveva né acceso la freccia né frenato.” sostiene Michel. A bordo del veicolo c’era un uomo anziano, anche lui sotto shock secondo il motociclista. “In effetti all’inizio ero molto arrabbiato. Avrebbe potuto vedermi, avrebbe potuto sentirmi…” Se potrà camminare di nuovo, non sa ancora quanto tempo gli occorrerà per riacquistare tutte le sue capacità motorie. “Potrebbe volerci una settimana, un mese… un anno, non lo so.” Una cosa è certa, Michel vuole sfruttare al meglio il suo tempo fare prevenzione. “HAPiano piano, con il lavoro che svolgo al centro Lalande, ho imparato a fare un passo indietro. Sono fortunato ed estremamente fortunato ad essere ancora vivo. Ebbene, potrebbe esserci del lavoro di prevenzione da svolgere tra queste persone. affinché non succeda piùo almeno sempre meno spesso.”

Michel, ha deciso quando avvierà un procedimento legale contro l’automobilista, con un avvocato specializzato in “riparazione di lesioni personali”. In Dordogna, il bilancio delle vittime sulle strade è stato mortale lo scorso aprile: tre persone hanno perso la vita. Questo lunedì, 6 maggio, France Bleu Perigord riceve il prefetto della Dordogna Jean-Sébastien Lamontagne per parlarne.

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