Dushanbe Grand Slam 2024 – D3: una giornata perfetta

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Teddy Riner vince il suo terzo Grande Slam dell’anno.
Credito fotografico: IJF

Tutti lo aspettavano con tanta impazienza quanto entusiasmo: da un lato Teddy Riner, campione del mondo in carica e tre volte campione olimpico. Dall’altro Temur Rakhimov, numero 2 del mondo, e idolo del pubblico tagiko. Una finale di +100kg disputata in un’atmosfera infuocata! Per dimostrare l’entusiasmo, all’esterno è stata allestita una fan zone dove molti appassionati di judo si sono radunati per seguire questo duello da sogno. Alla fine non ci fu nessun duello. Teddy Riner, visibilmente molto concentrato e particolarmente acuto questa domenica, ha schiacciato il judoka locale con la sua autorità feroce e intimidatoria. Due shido presi velocemente da Rakhimov prima di una rivolta mal preparata che ha permesso a Re Teddy di piazzare un uchi-mata ken ken che ha colpito nel segno. Una vittoria nettissima, un po’ come quella che i judoka del PSG hanno ottenuto nella semifinale dei Mondiali di Doha contro lo stesso avversario. Questa domenica, Teddy Riner ha trionfato nella categoria con la sua potenza e il suo judo: un perfetto ashi-guruma contro il giovane tedesco Losseni Kone nei quarti, un bufalo o-soto-gari in semifinale contro il russo Denis Batchaev. Nel finale, le prime due sequenze vedono l’undici volte campione del mondo francese intimidire Rakhimov con la sua kumikata e la sua capacità di controllare il combattimento. Una giornata perfetta insomma, soprattutto perché Riner, con i mille punti ricavati dalla vittoria, salirà al secondo posto della classifica olimpica, alle spalle di Inal Tasoev e a pari merito con Temur Rakhimov.

Una giornata perfetta per Riner, una giornata senza per gli altri Tricolores. Sconfitta al primo turno per Liz N’Gelebeya nei -78kg (Racing Club de France Judo), strappata da terra dalla tedesca Alina Boehm su un o-goshi. Nei +78kg, Coralie Hayme (JC Maisons-Alfort) ha perso in partenza contro la russa Anastasiia Kholodilina su due muri. Tra gli uomini, hanno perso in classifica i due -90kg dell’AJA Paris XX: Paul Livolsi ha battuto molto bene l’estone Klen Kaljulaid, testa di serie n. 4, al primo turno con un sasae-tsuri-komi-ashi molto ispirato. Ma ha poi perso a terra, su un Reiter, contro il tagiko Muhammadjon Abdujalilzoda. Lucas Huillet, dal canto suo, ha resistito bene contro il kazako Didar Khamza, ma è stato contrastato a dieci secondi dalla fine dopo un tentativo di kata-guruma.
Due medaglie per la Francia quindi, grazie a due delle tre selezioni olimpiche presenti.

Prima storica per la Svizzera

Il gruppo svizzero presente a Dushanbe, in testa alla classifica delle nazioni!

Il colpo più grande, addirittura l’impresa clamorosa, viene dalla Svizzera, che finisce prima nazione in questo Grande Slam! Finire primo in un evento del circuito IJF? Una prima volta per il judo svizzero. Ieri sera la squadra di Aleksei Budolin e Dominique Hischier era in perfetta parità con l’Austria di Yvonne Bönisch. Ma grazie all’argento del suo elegante Daniel Eich dei -100kg, quinto agli Europei del 2023, la Svizzera ha chiuso da sola al comando con quattro medaglie: due titoli per Fabienne Kocher (-52kg) e Nils Stump (-73kg) e due medaglie d’argento per Binta N’Diaye (-52kg) e Daniel Eich (-100kg). Risultati sotto forma di operazioni contabili eccellenti visto che le due donne entreranno nella lista delle qualificate olimpiche proprio come la Eich, per il momento “unica” quota continentale. Stump, dal canto suo, entrerà negli otto. Un Grande Slam (bis) perfetto per il judo svizzero.

Wagner a distanza Boehm, doppietta italiana
Anche se si tratta di una maratona tra Anna-Maria Wagner e Alina Boehm per il biglietto olimpico tedesco nei -78 kg, Dushanbe è stata la loro sesta competizione nel 2024! — è ancora una volta la prima volta che finisce davanti al suo rivale. Ma dove sono esattamente i due combattenti? Boehm è un doppio campione europeo (2022 e 2023), numero 7 del mondo, finito in argento al Grande Slam di Antalya e qui a Dushanbe. La scorsa settimana agli Europei ha vinto la medaglia di bronzo. Wagner, dal canto suo, è il numero 3 del mondo, ha vinto Parigi, ha concluso con l’argento gli Europei – battuto magnificamente da Audrey Tcheuméo – e ha appena vinto questo pomeriggio a Dushanbe. Perché la finale di categoria è stata proprio tra i due tedeschi, durante la quale Boehm è stato sanzionato tre volte. Con mille punti di differenza stasera, Wagner allargherà ulteriormente il divario con la sorella minore, pur rimanendo numero 3 nella classifica olimpica. Una giornata perfetta anche per lei.

Gli ultimi vincitori della giornata? Due italiani con il tattico Gennaro Pirelli, bronzo a Zagabria otto giorni fa, che vinse nei -100kg e l’outsider Asya Tavano nei +78kg che vinse il primo Slam della sua carriera salendo per il terzo podio dagli inizio dell’anno. A soli ventuno anni, questo buon tecnico, che ha perso ai rigori nella finale di Baku contro Romane Dicko, continua a progredire e ad acquisire consistenza. Un judoka che ha il profilo perfetto del piantagrane quest’estate a Parigi.
L’ultimo titolo di questa domenica va al russo Mansur Lorsanov nei -90kg.

Prossima tappa del circuito il prossimo fine settimana ad Astana per il Grande Slam del Kazakistan. Seguiranno poi i Mondiali, ultimo appuntamento con l’appuntamento estivo parigino.
Lo sprint finale è iniziato!

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