a Castelnau-de-Médoc, eletti e residenti si sono mobilitati per affrontare i prossimi episodi

a Castelnau-de-Médoc, eletti e residenti si sono mobilitati per affrontare i prossimi episodi
a Castelnau-de-Médoc, eletti e residenti si sono mobilitati per affrontare i prossimi episodi
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Lunedì 29 aprile si è svolto al Moulin des Jalles, a Castelnau-de-Médoc, un importante incontro di discussione che ha mobilitato residenti e operatori locali attorno a un tema cruciale: le recenti inondazioni che hanno colpito la città. Sotto la guida del sindaco Éric Arrigoni, diversi interventi hanno fatto luce sulle misure adottate e sulle misure future per affrontare questa sfida.

Dopo l’alluvione centenaria del 2020, il sindacato paritetico dei bacini idrografici Jalles du Cartillon e Castelnau, nonché il comune di Castelnaudaise, hanno incaricato diverse società di consulenza specializzate nella gestione del rischio.

Le conclusioni di questi studi hanno permesso di affinare la conoscenza del rischio di inondazioni e di proporre una strategia di gestione strutturata attorno a sei assi principali: la gestione delle sommersioni marine, la regolamentazione delle costruzioni nelle zone alluvionali, la proposta di bacini di ritenzione delle acque a monte (non trattenuto), l’istituzione di protezioni individuali, l’aggiornamento dei piani comunali di tutela e il ripristino delle funzionalità naturali dei corsi d’acqua a monte del bacino.

Quali finanziamenti?

Le dichiarazioni dei relatori hanno evidenziato la portata del compito che ci attende. L’Unione congiunta dei bacini idrografici, che rappresenta circa 230 km di corsi d’acqua e riunisce due comunità di comuni, Médoc Estuaire e Médullienne, ha presentato le sue iniziative.


Durante lo scorso inverno si sono verificati diversi episodi di allagamenti.

Daniele Monge

Tra questi, la rinaturalizzazione della Jalle de Tiquetorte per ristabilire il collegamento tra la parte a monte dello spartiacque e la palude, nonché interventi di bonifica delle zone umide per “liberare l’acqua” e limitare così le inondazioni.

Claude Ganelon, presidente del Sindacato comune, ha sottolineato con realismo: “Non riusciremo mai a impedire l’allagamento di alcune case a Castelnau”. Tuttavia, attualmente si discute di misure concrete, in particolare lo sblocco di fondi per circa 2,5 milioni di euro, soggetti a convalida nella prossima riunione sindacale del 14 maggio.

Cambiamento climatico

Da parte del comune di Castelnau-de-Médoc, sono state attuate una serie di azioni per combattere le inondazioni, in particolare l’integrazione del rischio di inondazioni nel piano comunale di protezione.

Sono inoltre previsti interventi mirati con i residenti locali, d’intesa con i proprietari, comprese visite agli immobili prima dell’estate, con esperti per valutare la vulnerabilità delle abitazioni più colpite e valutare misure di riduzione del rischio. Ogni amministratore può quindi richiederlo al Comune.

Come sottolinea Éric Arrigoni, sindaco di Castelnau-de-Médoc: “Il clima sta cambiando, dovremo adattarci. Gli eventi meteorologici estremi, come le forti piogge che abbiamo vissuto quest’inverno, stanno diventando sempre più frequenti. Dobbiamo ripensare il nostro approccio e adottare misure per preservare il nostro ambiente, garantire la sicurezza dei nostri concittadini e adattare il nostro territorio”.

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