Il petrolio crolla dopo aver toccato il livello più alto da più di un mese a causa dei rischi di guerra in Medio Oriente

Il petrolio crolla dopo aver toccato il livello più alto da più di un mese a causa dei rischi di guerra in Medio Oriente
Il petrolio crolla dopo aver toccato il livello più alto da più di un mese a causa dei rischi di guerra in Medio Oriente
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I prezzi del petrolio sono scesi leggermente nelle prime ore delle contrattazioni asiatiche di martedì, poiché i trader hanno preso profitti dopo che i prezzi hanno raggiunto il livello più alto in più di un mese lunedì, tra i timori che il Medio Oriente possa o sia sull’orlo di una guerra regionale.

I combattimenti in Medio Oriente si sono intensificati dopo che Hezbollah, sostenuto dall’Iran, ha lanciato razzi su Haifa, la terza città di Israele, e Israele sembra destinato ad espandere la sua offensiva in Libano un anno dopo l’attacco di Hamas contro Israele che ha scatenato l’attuale guerra nella Striscia di Gaza.

I futures del petrolio Brent sono scesi di 23 centesimi, o dello 0,3%, a 80,70 dollari al barile alle 0029 GMT. I futures statunitensi West Texas Intermediate sono scesi di 20 centesimi, o dello 0,3%, a 76,94 dollari al barile.

Entrambi i contratti sono saliti di oltre il 3% lunedì ai livelli più alti dalla fine di agosto, aggiungendosi al rally della scorsa settimana che li ha visti salire di oltre l’8% per i guadagni settimanali più importanti da oltre un anno.

L’aumento è iniziato dopo che l’Iran ha lanciato una raffica di missili contro Israele il 1° ottobre. Israele ha promesso di reagire e sta valutando le sue opzioni, considerando gli impianti petroliferi iraniani come un possibile obiettivo.

Tuttavia, alcuni analisti ritengono improbabile un attacco alle infrastrutture petrolifere iraniane e hanno avvertito che i prezzi del petrolio potrebbero subire una notevole pressione al ribasso se Israele si concentrasse su un altro obiettivo.

Anche se un attacco prendesse di mira gli impianti petroliferi iraniani, l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) ha una capacità di approvvigionamento di 7 milioni di barili al giorno per compensare la perdita della sua produzione di petrolio, hanno osservato venerdì gli analisti della ANZ Bank.

Separatamente, l’uragano Milton si è intensificato trasformandosi in una tempesta di categoria 5 diretta verso la Florida, dopo aver forzato lunedì la chiusura di almeno una piattaforma petrolifera e di gas nel Golfo del Messico.

Secondo un sondaggio preliminare di Reuters, nella settimana terminata il 4 ottobre si prevede che le scorte di petrolio greggio degli Stati Uniti aumenteranno di 1,9 milioni di barili. L’American Petroleum Institute pubblicherà il conteggio delle scorte statunitensi martedì alle 20.30 GMT, seguito dal conteggio ufficiale dell’Energy Information Administration alle 14.30 GMT di mercoledì.

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