Dopo aver vissuto a Nizza, perché Alphonse Karr è considerato lo “scopritore” di Saint-Raphaël?

Dopo aver vissuto a Nizza, perché Alphonse Karr è considerato lo “scopritore” di Saint-Raphaël?
Dopo aver vissuto a Nizza, perché Alphonse Karr è considerato lo “scopritore” di Saint-Raphaël?
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“UDa Saint-Raphaël ci giungono notizie molto tristi. Alphonse Karr è appena morto e oggi si svolgeranno i suoi funerali.”

All’annuncio della morte del grande scrittore (morto il 30 settembre 1890), eminente giornalista e appassionato giardiniere, il consiglio comunale di Saint-Raphaël si riunì il 1° ottobre 1890, in sessione straordinaria, per fissare la data dei funerali che gli saranno tributati e un primo omaggio postumo.

Una casa divertente

Dopo aver vissuto a Nizza, dove divenne noto sia per i suoi scritti che per il suo talento come botanico, Jean Baptiste Alphonse Karr si stabilì a Saint-Raphaël nel 1864.

Nel 1867 acquistò terreni e fabbricati da La Fabrique, una piccola fabbrica di sapone che chiuse i battenti nel 1830 situata a 1,5 chilometri dal villaggio. Ne fece la sua casa che chiamò “Maison Close”, segnando così il suo desiderio di isolamento. “La vita privata deve essere murata”ha scritto.

Si tratta di una piccola casa d’artista dove si mescolano attrezzature per la pesca e per la navigazione, dove si mescolano libri appoggiati a terra e dove, alle pareti, sono esposti ritratti e appunti vari. Lui che amava apparire originale aveva trovato qui il suo rifugio e lo descriveva con tenerezza.

“Il mare cadeva ai miei piedi, respirando al ritmo delle sue onde bianche su uno sfondo color zaffiro. Si rompevano lentamente e svanivano, appena separate dalla mia casa dallo Chemin des Douaniers fiancheggiato da mirti. La ricchezza della terra era dovuta al sorgenti che ho scoperto scavando. Avevo il sole e l’acqua gratuitamente (…) Il mio giardino mi avrebbe fornito frutta, verdura e fiori!”

Crea un vasto giardino intorno alla casa, dove coltiva fiori di varie forme e colori, alberi tropicali e arbusti. Polli, anatre, pavoni, piccioni e cani vagano per la casa. “Qui tutto cresce e vive liberamente”, ha detto.

Sulla porta aveva messo una targa con inciso “Maison Close”. “Questa piccola latta avrebbe protetto il mio incognito nell’oscuro paese dove avevo deciso di porre fine alla mia vita.”

L’omaggio di tutti

Malato da diversi giorni di un’infiammazione al petto, Alphonse Karr morì nel 1890 all’età di 81 anni nella sua “Maison Close”. Jeanne, la sua figlia naturale, suo genero Léon e i suoi nipoti sono da queste parti.

Commovente l’inaugurazione del nuovo cimitero cittadino al quale il paese darà poi il nome. Nel suo discorso, Félix Martin, sindaco di Saint-Raphaël, ha reso omaggio a una delle figure più emblematiche della città.

Poi il suo amico Jean Aicard ricorderà che principi, visitatori illustri, ma anche pescatori e giardinieri venivano a bussare alla sua porta, aperta a tutti. Lo scrittore-giardiniere è scomparso, ma Saint-Raphaël lo ricorderà sempre, tanto che il giorno dopo la sua morte, Jean Aicard ha lanciato una sottoscrizione per una stele da costruire in memoria del suo amico.

Per la cronaca, il primo busto in bronzo dello scrittore, opera di Louis Maubert, scomparso durante la guerra e di cui rimane solo il blocco di porfido in riva al mare, Alphonse Karr, riposa oggi sotto un megalite che ricorda un tronco d’albero.

“Inventiamo solo con la memoria”

Di volta in volta pamphlet, umanista satirico, romanziere, poeta e giornalista a capo di un’opera importante, Alphonse Karr era anche un uomo di citazioni, alcune delle quali non lusinghiere come “La donna: un essere che si veste, balbetta e si spoglia”

Prima di stabilirsi a Saint-Raphaël, Karr, nato a Parigi il 24 novembre 1808, aveva già una lunga carriera alle spalle. Se preferiva la poesia, fu alla prosa che dovette la sua fama, in particolare con il suo primo romanzo Sotto i tigli chenel 1832, gli valse l’ingresso nella Figaro.

Nel 1839 fondò il proprio giornale, Vespedove individua le più grandi celebrità artistiche e politiche dell’epoca. Poi, a causa della gioventù parigina anticonformista e di certi legami con gli insorti del 1851, fu costretto all’esilio.

Arrivato a Nizza nel 1853 con la sua compagna e sua figlia, si fece una reputazione come botanico, giardiniere e creatore di profumi. Ma quando la sua popolarità svanì a Nizza, cercò una nuova pensione e scoprì Saint-Raphaël, un villaggio di pescatori.

Ne sarà subito sedotto e porterà al suo seguito una moltitudine di letterati come Hugo, Lamartine, De Nerval, Dumas. In un certo senso, Alphonse Karr è considerato lo scopritore di Saint-Raphaël.

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