Jasper Philipsen per un bel bouquet finale

Jasper Philipsen per un bel bouquet finale
Jasper Philipsen per un bel bouquet finale
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Erik Zabel, Alessandro Petacchi, Oscar Freire, John Degenkolb, Matteo Trentin, Arnaud Démare… Grandi nomi dello sprint mondiale compaiono nel palmares della Paris-Tours. E se, dall’introduzione dei sentieri dei vigneti nel 2018, la classica autunnale non è più appannaggio dei velocisti, per loro conserva una grande aura. “È una gara ricca di storia, una classica per i velocisti”conferma Jasper Philipsen.

Il belga fa parte di questa classe dei corridori più veloci del gruppo. Il suo curriculum parla da solo: nove tappe al Tour de France (due nel 2022, quattro nel 2023, tre nel 2024), tre al Giro di Spagna, la prestigiosa Milano-San Remo quest’anno…

“Vinci il Paris-Tours anche tra i professionisti”

Ma la Parigi-Tours finora gli è sfuggita. Sicuramente ha vinto tra gli aspiranti nel 2017, l’ultima edizione senza sentieri delle vigne e conclusa con uno sprint imponente, ma “Mi piacerebbe vincerlo un giorno anche tra i professionisti”lancia il velocista 26enne, dal 2021 uno dei leader della squadra Alpecin.

Nel 2017, Jasper Philipsen ha vinto in volata le aspiranti alla Parigi-Tours.
© (Archivio fotografico cor. NR, Serge Brard)

E perché non questa domenica? Se lo facesse, entrerebbe nella storia insieme a Jelle Wallays: il suo connazionale, 35 anni, è l’unico, finora, ad aver vinto la Parigi-Tour tra le speranze (nel 2010) poi tra i professionisti (nel 2014 e nel 2019) ).

Jasper Philipsen, che conclude la sua stagione al Tours, è comunque uno dei favoriti, insieme in particolare a Mads Pedersen e Arnaud de Lie. Anche lui arriva in ottima forma e pieno di fiducia, forte del successo ottenuto giovedì al Tour du Münster. “Sono contento di questa vittoria e della mia forma in questo momento”assapora.

I percorsi “rendono le cose un po’ più tecniche”

Ma sa bene che, a differenza del suo successo in Avenue de Grammont a Tours nel 2017, ci sono poche possibilità di vedere d’ora in poi un arrivo raggruppato, con la selezione operata dalle strade del vino. “Quando ho vinto la gara U21, era una gara con piccole salite alla fine, ma ora ci sono anche tratti di ghiaia, il che rende le cose un po’ più tecniche. Spero che non avremo sfortuna. »

Perché fino ad ora Paris-Tours non ha verniciato Jasper Philipsen. Dopo 12e posto nel 2021 ma a 40 secondi dal vincitore Arnaud Démare, che ha sistemato un gruppetto di cinque fuggitivi, il velocista di Alpecin-Deceuninck ha dovuto abbandonare dopo una caduta nel 2022. “Spero solo di rimanere in piedi questa volta e di assicurarmi di poter lottare per la vittoria”.auspica pertanto.

Per questo dovrà farlo Jasper Philipsen “attenzione ai gruppi pericolosi” che tenterà di scappare “e provare anche a partecipare alla gara.” Il belga è più spesso abituato a distinguersi sugli arrivi massicci che sulle classiche con settori meno lisci. Se vincerà il Paris-Tours domenica, si affermerà ulteriormente come uno dei migliori corridori della sua generazione.

Questa domenica, 6 ottobre, partenza da Chartres alle 11:55, arrivo a Tours tra le 16:50 e le 17:15. Seguire in diretta su lanr.fr dalle 14:45, su France 3 e Eurosport alle 15.

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