Sono passati alcuni anni da quando Jeff Gorton e Kent Hughes hanno preso il timone del canadese. Da allora, il club non ha avuto molti successi sul ghiaccio… ma sta costruendo per il futuro.
C’è ancora (grande) lavoro da fare, ma il club ha già delle basi certe.
Mettendo le mani su Hughes, Gorton sapeva che stava mettendo le mani su un ex agente. Ovviamente quindi sapevamo che era capace di instaurare buoni rapporti con i suoi giocatori, ma dovevamo vedere come questo si sarebbe tradotto nel suo nuovo ruolo.
E chiacchierando con Marc de Foy (TVA Sport), Hughes ha detto che vuole stare molto vicino ai suoi giocatori. Quindi si creava una certa atmosfera alla quale Gorton non era necessariamente abituato.
E questo lo portò già a chiedere a Hughes se i due uomini gestissero un campo diurno.
Ovviamente è soprattutto un modo di parlare per dire che tra dirigenti e giocatori c’è un clima di vicinanza e cameratismo, cosa che non sempre avviene in tutto il campionato. Nell’intervista Hughes spiega in particolare che non ha paura di dire la verità ai suoi giocatori, soprattutto per quanto riguarda le voci sulle transazioni che li circondano.
Gorton, dal canto suo, non ha imparato come agente, lui che ha scalato i ranghi imparando dai leader in un’epoca in cui questa vicinanza non era possibile. Ciò ha creato quindi un certo “scontro” di mentalità.
Ma ovviamente ciò non impedisce ai due uomini di lavorare insieme. Sappiamo che lavorano insieme per prendere decisioni nel reparto hockey e vedremo se queste decisioni finiranno per dare i loro frutti tra qualche anno.
E soprattutto vedremo se questo clima da “day camp” durerà nel tempo quando ci saranno aspettative nei confronti del club. A volte è un fattore che può cambiare le cose.
A raffica
– È ancora popolare.
– Il ribaltamento della giornata. Da notare che John Ludvig, che apparteneva ai Penguins e che ieri è stato messo in deroga, è stato rivendicato dagli Avalanche.
– Ah, bene?
– Grande vittoria per i Guardiani che iniziano la loro serie contro i Tigers.
– Secondo quanto riferito, non è soddisfatto del suo ruolo nell’attacco aereo dei Packers.