Michel Barnier desidera riprendere il lavoro da dove lo aveva interrotto

Michel Barnier desidera riprendere il lavoro da dove lo aveva interrotto
Michel Barnier desidera riprendere il lavoro da dove lo aveva interrotto
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UNlavori! Mentre il XVIIe la legislatura si è aperta martedì 1È In ottobre, con il discorso di politica generale di Michel Barnier ai deputati, il primo ministro vuole che i parlamentari riprendano il disegno di legge sulla fine della vita “nel momento in cui è stato interrotto”.

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Ospite dello spettacolo politico L’Evento, Su 2, giovedì 3 ottobre, Michel Barnier ha parlato della ripresa del dibattito sulla morte assistita, “una questione molto seria che tocca la coscienza”, secondo lui. Michel Barnier, dichiarando di essere “personalmente d’accordo” con il disegno di legge presentato all’Assemblea nazionale all’inizio dell’anno, ha stimato che in quel momento si era svolto “un dibattito molto approfondito in Parlamento”, “che è stato sospeso a causa di ciò lo scioglimento”, ricorda. “Una cosa importante che abbiamo osservato è che in tutti i gruppi c’erano posizioni diverse. E questo è importante riconoscerlo. C’è stato un lavoro molto approfondito”, aggiunge.

L’affittuario di Matignon si è quindi detto “favorevole alla ripresa dei lavori nel momento in cui erano stati interrotti”, “per risparmiare tempo”, e ha ritenuto che “anche il Senato debba partecipare a questi lavori”. “Penso che dobbiamo fare le cose sul serio, con serietà, magari ascoltando anche gli operatori sanitari, che vanno rispettati, gli accompagnatori”, ha spiegato Michel Barnier, per il quale “questo lavoro può essere utile alla società francese”.

I parlamentari si dicono pronti

Jonathan Denis, presidente dell’Associazione per il diritto a morire con dignità (ADMD), ha subito reagito sui social network facendo pressioni sul primo ministro affinché consenta “da domani l’Assemblea nazionale possa continuare lo studio del testo”.

Emmanuel Macron ha fatto di questo dibattito una delle priorità del suo secondo mandato quinquennale. Un’assemblea dei cittadini ha lavorato sull’argomento tra dicembre 2022 e aprile 2023, prima che l’Assemblea nazionale continuasse i suoi lavori a partire da maggio 2024. Il testo doveva essere votato inizialmente il 18 giugno, ma non è stato votato alla fine viaggio legislativo a causa dello scioglimento della Camera bassa del Parlamento.

Il deputato della Charente-Maritime (legato al MoDem) Olivier Falorni, che già presiedeva i dibattiti all’inizio dell’anno, ha recentemente presentato un nuovo disegno di legge che riprende la versione di quello interrotto a giugno. L’iniziativa è stata sostenuta da più di 160 parlamentari. Il 24 settembre, la presidentessa rieletta dell’Assemblea nazionale, Yaël Braun-Pivet, ha valutato sul set di BFMTV che “si tratta di un testo atteso dai francesi” e ha espresso il desiderio di vederlo riesaminato in emiciclo “ entro la fine dell’anno”. “Siamo pronti, il testo è pronto”, ha insistito il deputato Yvelines.

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