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Dopo la vittoria di Donald Trump, i ribelli puntano il dito contro la linea politica democratica, “liberale e senza rotture sociali”.
Le elezioni presidenziali americane non avranno eclissato a lungo la politica francese, soprattutto a sinistra. Poco dopo le 9 di mercoledì 6 novembre, mentre la vittoria di Donald Trump è stata appena confermata, il coordinatore di La France insoumise, Manuel Bompard, apre le danze in un messaggio su X: “Non possiamo mobilitare il popolo su una linea neoliberista e senza rotture sociali e geopolitiche”scrive la deputata marsigliese, in un tweet in cui spiega in dettaglio le ragioni del fallimento di Kamala Harris contro Donald Trump. Numerosi messaggi simili sono seguiti dai deputati del gruppo ribelle sul social network. “Non lottiamo contro il fascismo con una “sinistra” che non offre alternative alle politiche bellicose, razziste e antisociali”scrive Raphaël Arnault (LFI). “Quelli che in Francia vogliono restaurare la socialdemocrazia stanno in realtà preparando l’arrivo al potere dell’estrema destra”aggiunge Thomas Portes. Da parte sua, Antoine Léaument prende di mira direttamente Raphaël Glucksmann (Place publique) rispondendo a uno dei suoi messaggi sulla rete sociale. “Come puoi essere così fuori strada da non vedere che è proprio la linea politica che sostieni in Europa e in Francia che ha portato, negli Usa, alla sconfitta contro Trump?” commenta il deputato dell'Ess
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