Da quasi quattro settimane il Limosino è colpito da un’epidemia di influenza. Se questo è un classico fenomeno invernale, quest’anno i francesi sono stati vaccinati meno.
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L’influenza: forse non la sai ancora, ma rischi di sperimentarla presto, purtroppo! “Quest’anno l’epidemia è molto virulentaafferma Olivier Thenaille, direttore dell’Agenzia sanitaria regionale dell’Haute-Vienne. È iniziato prima, il che significa che stiamo riscontrando, soprattutto negli ospedali, un notevole afflusso di pazienti. I pazienti sono anziani, la maggior parte, e necessitano di cure molto più complesse..”
Abbiamo un tasso di vaccinazione tra i nostri anziani compreso tra il 98 e il 99% e un quarto dei nostri operatori sanitari è vaccinato.
Olivia MerleMedico coordinatore degli EHPAD nella città di Limoges
I residenti dell’EHPAD non sono stati risparmiati. Sembra però che non ne abbiano sofferto troppo. Dopo la pandemia di Covid, l’epidemia annuale di influenza è stata ampiamente anticipata. “Da ottobre abbiamo la campagna vaccinale negli stabilimentiassicura Olivia Merle, medico coordinatore degli EHPAD della città di Limoges. Questa vaccinazione antinfluenzale riguarda tutti i residenti, ma viene offerta anche a chi si prende cura di loro. Attualmente, abbiamo un tasso di vaccinazione tra i nostri anziani compreso tra il 98 e il 99% e un quarto dei nostri operatori sanitari è vaccinato.“
Se le case di riposo sono in prima linea nella vaccinazione, non è così per i singoli individui. Da metà ottobre a fine dicembre 2024 nel Limosino sono stati venduti meno vaccini antinfluenzali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questa tendenza osservata a livello regionale è identica a livello nazionale.
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Da quasi quattro settimane il Limosino è colpito da un’epidemia di influenza. Se questo è un classico fenomeno invernale, quest’anno i francesi sono stati vaccinati meno.
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©Jean-Martial Jonquard, Julien Privat
Secondo la Cassa nazionale di assicurazione malattia, a lunedì 13 gennaio sono stati venduti nell’Haute-Vienne più di 71.697 vaccini, il che rappresenta un calo dello 0,7% rispetto all’anno scorso. Nella Creuse il calo è più pronunciato, con quasi 26.745 vaccini (-4%). A Corrèze facciamo la stessa osservazione, con più di 38.381 vaccini (-3,7%).
Secondo gli ultimi studi l’epidemia, meno virulenta di quella del 2022-2023, sta per entrare in una fase discendente. Tutti gli operatori sanitari però sottolineano: c’è ancora tempo per vaccinarsi, almeno fino alla fine di gennaio.