“Tutto va liscio”… Il CHU promette cure odontoiatriche indolori

“Tutto va liscio”… Il CHU promette cure odontoiatriche indolori
“Tutto va liscio”… Il CHU promette cure odontoiatriche indolori
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È un momento che molti di noi temono. Sebbene sia essenziale per la nostra salute, andare dal dentista può essere fonte di paura e ansia, soprattutto tra i bambini. Tuttavia, i progressi della medicina hanno permesso di ridurre significativamente il dolore dei pazienti, in particolare attraverso l'uso sempre più frequente dell'anestesia. Il problema è che questa pratica di addormentare la zona da trattare comporta quasi sempre l'iniezione di un prodotto tramite un ago. Alcune persone ne hanno una fobia. E ad altri non piace sentirsi forare le gengive. Non parliamo nemmeno dei bambini che ne approfittano per mordere il dentista.

A Rennes, l'Ospedale universitario ha appena acquisito un nuovo strumento destinato a ridurre il dolore e il disagio legati all'anestesia tradizionale. Il centro di cure odontoiatriche del centro ospedaliero ha appena ricevuto le penne elettroniche della gamma “QuickSleeper” (sonno veloce in francese) con la promessa di un'anestesia “rapida e delicata”. Una sorta di “penna magica” sviluppata dall'azienda Dentalhitec del Maine-et-Loire. “Tutto procede per il meglio per ridurre il dolore e lo stress spesso associati a queste cure”, promette l’ospedale. Uno studio comparativo pubblicato su un sito specializzato conferma che la maggioranza dei pazienti preferisce questa tecnica.

Meno appuntamenti da pianificare?

Il sito specializzato Dentaire365 destinato ai professionisti del settore ha elencato alcuni vantaggi di questo nuovo strumento: meno stress per il medico, ma soprattutto meno attese, un'iniezione che permette di anestetizzare da uno a sei denti e comodità per i bambini, con un rischio limitato di morso. Essendo più veloce (bastano pochi secondi), la cosiddetta iniezione “intraossea” è anche più economica. In questo modo è possibile ridurre il numero di visite per paziente.

Questa tecnologia finanziata dal fondo Nominoë che sembra deliziare i professionisti. Il presidente del fondo di dotazione, direttore anche dell'Ospedale universitario, ricorda che l'istituto vuole continuare “a sostenere iniziative che migliorino il benessere dei pazienti e facilitino il lavoro degli operatori sanitari”, secondo Véronique Anatole.

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