Recensione di Vampire Hunters (PS5) – Un mix di DOOM e Vampire Survivors

Recensione di Vampire Hunters (PS5) – Un mix di DOOM e Vampire Survivors
Recensione di Vampire Hunters (PS5) – Un mix di DOOM e Vampire Survivors
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Vampire Hunters (VH) potrebbe non avere molti vampiri, ma offre un gameplay FPS spaventoso e avvincente che incorpora il meglio del paradiso dei proiettili dell’orda del genere Survivors. La sua originale estetica DOOMesque evidenzia una ricca ambientazione gotica che radica i giocatori nelle sue mappe. Un fantastico mazzo di armi modulari consente tantissime configurazioni da un impressionante gruppo di armi e oggetti. Insieme, costituiscono la base di uno sparatutto estremamente divertente che consente ai giocatori di decimare una coorte varia e tematica di mostri nemici. Questo è il gioco più recente del genere “Survivor” da molto tempo, è molto divertente, con molte funzionalità interessanti come il fuoco automatico. Per non parlare del fatto che la quantità di contenuti offerti è piuttosto ridicola. Il numero di armi da solo è sconcertante, i diversi potenziamenti per ciascuna arma, le sinergie, gli effetti, i personaggi, le build, gli artefatti, le costellazioni, e tutto si aggiunge a un gioco piuttosto competente, interessante e non troppo travolgente. I personaggi sono in realtà difficili da sbloccare, ma cambiano il tuo stile di gioco in modo significativo, fornendo allo stesso tempo più sblocchi su cui lavorare, pur mantenendo alcuni aggiornamenti permanenti. L’intera meta progressione è fantastica e tutto, ma il vero vincitore è il gameplay. Pensavamo che sarebbe stato troppo facile, ma in realtà è molto difficile. La moltitudine di boss, sebbene simili da una partita all’altra, ti costringe a prendere decisioni rapide, dare priorità agli obiettivi e sfidare te stesso a muoverti e attraversare la mappa tenendo d’occhio il flusso onnipresente di nemici.

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