Nel Regno Unito, questa botanica esperta di pollini ha ucciso un assassino con la sua scienza delle ortiche

Nel Regno Unito, questa botanica esperta di pollini ha ucciso un assassino con la sua scienza delle ortiche
Nel Regno Unito, questa botanica esperta di pollini ha ucciso un assassino con la sua scienza delle ortiche
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Patricia Wiltshire, Immagini Getty Patricia Wiltshire, specialista in pollini e ortiche, ha aiutato la polizia britannica a risolvere il duplice omicidio di bambine nel 2002.

Patricia Wiltshire, Getty Images

Patricia Wiltshire, specialista in pollini e ortiche, ha aiutato la polizia britannica a risolvere il duplice omicidio di bambine nel 2002.

SCIENZA – Una storia che ha abbastanza da ispirare le migliori serie poliziesche. La botanica britannica Patricia Wiltshire ha raccontato come è riuscita a risolvere il mistero dell’omicidio di due bambine di 10 anni, grazie alla sua conoscenza dell’ortica. “Un’attenta analisi delle piante può fornire indizi preziosi, anche in situazioni tragiche come queste”ha sottolineato il botanico in un’intervista pubblicata domenica 30 giugno da BBC Radio 4.

Il caso risale al 2002, quando i corpi di due studentesse, Holly Wells e Jessica Chapman, furono scoperti a Soham, a una ventina di chilometri da Cambridge. I due cadaveri furono deposti in un fossato ricoperto di ortiche, a prima vista impenetrabile e privo di ogni indizio; la polizia è poi rimasta senza risposte sull’identità dell’assassino e sul metodo da lui utilizzato per allontanarsi dalla zona senza lasciare traccia.

Grazie alla sua conoscenza delle piante, la scienziata è riuscita a sbloccare le indagini. Osservando il fossato dove erano stati abbandonati i cadaveri dopo l’omicidio, notò che le ortiche erano molto alte: arrivavano fino a “fino al petto”ricorda.

Tuttavia, in un luogo specifico, le piante urticanti sembravano essere ricresciute dopo essere state disturbate, ad esempio dal calpestio di un essere umano. Osservando la loro crescita alterata, Patricia Wiltshire è stata in grado di stimare per quanto tempo i corpi delle ragazze erano rimasti nel fosso.

Ancora più forte, è riuscita a identificare il percorso intrapreso dall’assassino. La sua stima è stata rapidamente confermata quando si è imbattuta in un capello di una delle due vittime lungo il suo percorso. Grazie a questi ulteriori indizi la polizia ha potuto proseguire le indagini e identificare l’assassino. Si trattava di un custode di una scuola vicina, diversa da quella frequentata dalle due bambine. Quest’ultimo è stato condannato all’ergastolo.

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