L’EDF rivede il design del Nuward SMR europeo

L’EDF rivede il design del Nuward SMR europeo
L’EDF rivede il design del Nuward SMR europeo
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Basandosi sul feedback iniziale sulle aspettative del mercato e quando il concetto ha raggiunto la fase di pre-progettazione dettagliata, è stata presa la decisione di rivedere il progetto SMR Nuward. Per garantire il rispetto delle scadenze e dei budget, la versione rivista dovrà fare affidamento su tecnologie già esistenti e comprovate.

Questo lunedì 1 luglio, seguendo le indiscrezioni della stampa, EDF ha confermato che la governance di Nuward ha preso la decisione di rivedere il design del suo SMR, sviluppato con TechnicAtome, CEA, Framatome e Naval Group. Un orientamento preso in un momento cruciale dello sviluppo del reattore quando questo ha raggiunto la fase di progettazione di base (progettazione preliminare dettagliata).

Questa revisione del progetto Nuward è stata effettuata sulla base del feedback dei primi prospect in Europa, della revisione di sei autorità di sicurezza (caso unico al mondo) e di un comitato consultivo internazionale (composto da 11 enti specializzati). Si tratta di soddisfare le aspettative del mercato “ridurre i rischi” di questo progetto.

Poggia su basi solide

Una delle richieste dei potenziali clienti, come abbiamo visto nella recente decisione di Vattenfal in Svezia, è quella di affidarsi esclusivamente a mattoni tecnologici collaudati, per garantire il rispetto delle scadenze e dei budget. Nuward è oggi l’unico progetto SMR di terza generazione guidato da un attore europeo (UE). Questa particolarità è fondamentale per affrontare la concorrenza europea di GE o Westinghouse. Soddisfare le aspettative del mercato europeo è fondamentale per lo sviluppo di Nuward, la cui competitività dipenderà da effetti serie.

Se la terza generazione è già la più matura delle tecnologie, si è deciso di semplificare ulteriormente Nuward puntando su tecnologie “off-the-shelf”. In particolare, viene scartata l’idea innovativa di una caldaia integrata (che unisce serbatoio e generatori di vapore) per ritornare ad un design più classico e migliorare così la fattibilità tecnica, ridurre costi e tempi di realizzazione.

Elettricità e calore

Con una potenza pari al doppio di 540 MWth (2×170 MWe o 310 MWe/100 MWth), il reattore Nuward deve soddisfare le esigenze di decarbonizzazione dell’Europa in termini di produzione di elettricità e calore. Oggi il mix elettrico europeo è ancora composto per oltre il 36% da combustibili fossili. Per quanto riguarda il calore industriale e urbano, in Francia rappresenta circa il 50% dell’energia finale consumata e il 60% è prodotto con combustibili fossili, principalmente gas. Gli SMR, del tipo Nuward, sono adatti a sostituire sito per sito le centrali elettriche a carbone o ad alimentare grandi siti industriali.

La sfida di rendere più affidabili i progetti SMR non riguarda solo Nuward in Francia. Negli Stati Uniti, dove c’è un forte sostegno federale per questi piccoli reattori, l’accento è posto sulle tecnologie collaudate da passare alla fase di implementazione. Così lo scorso marzo, il Dipartimento dell’Energia (DOE) ha lanciato una campagna specifica per l’installazione di due reattori ad acqua leggera di progettazione matura. I due vincitori devono ancora arrivare, ma ad esempio progetti “semplici” come quello del BWRX300 di GE (una versione in miniatura del reattore ad acqua bollente ESBWR/ABWR) sembrano tenere la corda.

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