Hellblade 2: volti, luci, ambienti… l’analisi completa dal Digital Foundry | Xbox

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Pubblicato all’inizio della settimana, Senua’s Saga: Hellblade 2 ha suscitato molta attenzione. Se alcuni mettono in dubbio il suo status di gioco o addirittura la sua durata, quasi tutti sembrano concordare sul fatto che il titolo è un vero e proprio schiaffo grafico, portabandiera di un rendering decisamente next-gen reso possibile in gran parte grazie all’Unreal Engine 5. Gli esperti del Digital Foundry hanno ovviamente esaminato il gioco e oggi ci regalano la loro “recensione tecnica”, descrivendo nel dettaglio le diverse caratteristiche tecniche del titolo e ciò che lo rende un’esperienza speciale che porta i media ad un altro livello in termini di grafica.

Personaggi con volti che gridano alla verità

Un seguito diretto di Hellblade: Senua’s Sacrifice, Hellblade 2 ci immerge ancora una volta nella psicosi e nell’angoscia di Senua. A differenza del primo gioco che presentava principalmente la solitudine dell’eroina, questa nuova avventura mette in risalto molti più personaggi, con volti e animazioni che urlano la verità.

Il Digital Foundry evoca sequenze che a volte sembrano vere sequenze di film con attori veri, e questo è il primo gioco ad avvicinarsi alle promesse dell’impressionante demo di Unreal Engine 5 Matrix Awakens, secondo gli esperti.

Questa impresa è resa possibile in particolare grazie alla tecnologia Metahuman del motore di Epic Games, utilizzata per dare vita ai personaggi in modo autentico.

La cosa più impressionante è ovviamente che questo livello di dettaglio viene reso in tempo reale, offrendo l’ulteriore vantaggio di espressioni facciali credibili durante il combattimento e altre fasi di esplorazione.

Per il Digital Foundry, Hellblade 2 presenta una delle migliori rappresentazioni di un essere umano digitale che abbiamo mai visto in un gioco interattivo. Se anche altri giochi e motori sono capaci di tali prodezze nella modellazione pura, Hellblade 2 si distingue soprattutto per l’uso di vari strumenti sul lato artistico, e per la post-elaborazione di altri effetti visivi che gli conferiscono un aspetto “cinematografico”.

Lumen, Nanite…Hellblade 2 migliora l’Unreal Engine 5

Al di là dei personaggi, Hellblade 2 si distingue anche e soprattutto per le sue ambientazioni, brillantemente evidenziate dallo sfruttamento di tutte le tecnologie dell’Unreal Engine 5. Ciò è particolarmente vero per la gestione della luce che utilizza le risorse Lumen per gestire luci dirette e indirette in tempo reale.

Il Digital Foundry prende come esempio diverse scene notturne in cui la luce, abbinata ad altri effetti come la nebbia volumetrica, offre una resa impressionante, in determinate ambientazioni. Nel complesso, Lumen permette anche e soprattutto di offrire una resa naturale e coerente di luci e ombre, esaltata come bonus dall’HDR.

L’altra caratteristica dell’Unreal Engine 5 sfruttata da Hellblade 2 è Nanite, la soluzione del motore di Epic per visualizzare geometrie di elevata complessità e densità, eliminando in particolare eventuali effetti indesiderati come il ritaglio. Consente inoltre ai team di creare ambienti ampi, dettagliati e vari, limitando la ripetitività delle risorse.

Il Digital Foundry sottolinea inoltre che non tutto è perfetto e che è possibile osservare alcune limitazioni nelle risorse grezze, come ad esempio sugli alberi. Gli esperti, tuttavia, la considerano una “constatazione” più che una critica, attestando il fatto che la tecnologia non è “magia” e che “siamo sempre limitati dalla manodopera e dal tempo”.

L’esperto afferma che nel complesso la qualità è molto coerente e che ciò che costituisce un elemento chiave del visual design e “la vera magia” deriva dalla combinazione di tutte queste tecniche da parte degli artisti di Ninja Theory.

30 FPS su Xbox Series X, ma 60 FPS possibili?

Ovviamente raggiungere un risultato del genere su console ha un costo e come sappiamo Hellblade 2 è limitato a 30 FPS su Xbox Series X. Fortunatamente il framerate è stabile, offrendo quindi una buona esperienza controller alla mano.

Anche la speranza di vedere presto arrivare una modalità a 60 FPS sembra abbastanza ragionevole dato che nel suo video Digital Foundry esegue Hellblade 2 su un PC con specifiche simili a quelle delle console, e i risultati sono piuttosto incoraggianti.

Nonostante tutto, per la natura dell’esperienza offerta, i 30 FPS sono considerati del tutto accettabili in Hellblade 2 e l’arrivo di un’ipotetica modalità a 60 FPS sarebbe potenzialmente più una questione di comodità che di necessità.

Un gioco generalmente simile ai trailer?

Nell’ultima parte della sua “recensione tecnica”, Digital Foundry ha esaminato le differenze tra i trailer promozionali a cui era intitolato il titolo e il gioco finale. È in particolare il trailer di gameplay durante il quale affrontiamo un gigante sulla piazza a essere messo a confronto e, se notiamo fin da subito diverse differenze nella messa in scena e nella tavolozza dei colori, il resto della sequenza è abbastanza simile.

Il Digital Foundry evidenzia anche una differenza abbastanza notevole negli effetti del fuoco che hanno dato fuoco al gigante. Se il rendering nel gioco finale è ritenuto del tutto adeguato, l’esperto specifica che il trailer offriva fluidità dell’animazione e una maggiore intensità delle fiamme durante il trailer.

Il Digital Foundry afferma che questa è fortunatamente l’unica vera “perdita” notevole in termini di qualità del rendering.

Di seguito trovate il video completo del Digital Foundry che tratta anche altri punti come la parte audio o l’aspetto cinematografico del titolo.

Senua’s Saga: Hellblade 2 è ora disponibile su Xbox Series X|S e PC, e la nostra recensione completa del gioco può essere trovata a questo indirizzo. Non esitate a dirci nei commenti cosa ne pensate del titolo e in particolare dell’esperienza visiva che offre ai giocatori Xbox.

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