DECRITTO. Dibattito legislativo 2024: “arrogante”, “aveva più controllo”, “un diesel”… chi esce vittorioso da questo momento “molto violento”?

DECRITTO. Dibattito legislativo 2024: “arrogante”, “aveva più controllo”, “un diesel”… chi esce vittorioso da questo momento “molto violento”?
DECRITTO. Dibattito legislativo 2024: “arrogante”, “aveva più controllo”, “un diesel”… chi esce vittorioso da questo momento “molto violento”?
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l’essenziale
Gabriel Attal, Jordan Bardella e Manuel Bompard hanno avuto un acceso dibattito durante un dibattito durato poco meno di due ore questo martedì 25 giugno su TF1. Chi ha vinto? Chi è stato meno convincente? L’analisi di Philippe Moreau-Chevrolet, esperto di comunicazione politica.

Che sentimento ti ha ispirato questo dibattito?

È stato un dibattito piuttosto insolito, molto violento, con tre giovani determinati a scontrarsi. Nessuno dei tre è stato del tutto negativo, ma nessuno è stato nemmeno del tutto rassicurante. Usciamo dal dibattito più preoccupati per la situazione del Paese che per altro. Ho trovato gli scambi abbastanza superficiali, avevamo l’impressione che la padronanza dei programmi fosse molto relativa. Gabriel Attal era forse più a suo agio su questo punto, ma va detto che è al potere da sette anni… In definitiva, siamo ancora molto lontani dal dibattito tra i due turni delle elezioni presidenziali, dove i temi sono generalmente meglio padroneggiato.

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Philippe-Moreau Chevrolet.
DR – Eddy Brière

Chi pensi che abbia vinto?

Jordan Bardella era molto solido. Sorprendentemente, Manuel Bompard, che ha meno esperienza in questo tipo di esercizi, è stato attento anche, in particolare, alle questioni dell’immigrazione o della precarietà, che tradizionalmente non sono da lui affrontate. Nessuno dei tre era cattivo ma nessuno era nemmeno rassicurante. Abbiamo la sensazione di un dibattito molto virile, molto duro, ma poco rassicurante nella sostanza. Deve essere stato uno shock per molti francesi. In realtà non ho visto tre Primi Ministri ma piuttosto tre uomini arrabbiati.

Non possiamo designare un “grande vincitore”?

Tutti vedranno il vincitore dove vogliono. In termini di forma, il vincitore ovvio è Giordano Bardella: dominava con la sua statura, con la sua voce, e dava l’impressione di avere la risposta a tutto… Sapeva parlare senza note, rivolgendosi direttamente ai francesi, e sapeva è stato l’unico a “progettare”, affermando più volte che “sarà” primo ministro. D’altra parte, il grande svantaggio della sua performance è che appariva arrogante. Dà l’impressione che sia già, nella sua testa, Primo Ministro. Potrebbe fargli del male.

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Fondamentalmente è stato Gabriel Attal a passare chiaramente in volo. Aveva una migliore conoscenza della maggior parte degli argomenti.

Manuel Bompard, anche se è stato più discreto, per me lo ha fatto in modo impeccabile. Sapeva parlare alla sua base, a sinistra, e non commetteva errori. Il suo problema, in realtà, è che ricorda troppo Jean-Luc Mélenchon, sia nel modo in cui si esprime, nei suoi gesti o anche nel suo modo di vestire… A parte questo problema, Manuel Bompard era un vero diesel : gli ci è voluto un po’ per entrare nel dibattito ma alla fine è stato molto bravo.

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