Tensione tra l’Europa e i colossi dei social media: Thierry Breton ribatte

Tensione tra l’Europa e i colossi dei social media: Thierry Breton ribatte
Tensione tra l’Europa e i colossi dei social media: Thierry Breton ribatte
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L’ex commissario europeo al digitale, Thierry Breton, si è opposto fermamente alle accuse di censura mosse da Elon Musk e Mark Zuckerberg nei confronti dell’Unione Europea. Questo confronto avviene in un contesto di crescenti tensioni tra i regolatori europei e i leader delle principali piattaforme digitali.

Il conflitto tra i giganti dei social media e l’Europa ha assunto una nuova dimensione quando Elon Musk ha recentemente chiamato Thierry Breton “ tiranno d’Europa » sul suo social network X, dopo una serie di accesi scambi riguardanti l’intervista ad Alice Weidel, leader del partito di estrema destra tedesco AfD. Musk aveva accusato l’UE di cercare di impedire questa conversazione, accusa fortemente smentita dall’ex commissario europeo in un’intervista a al GuardianQuesta è una bugia enorme. Nessuno ha cercato di interrompere la sua conversazione con Trump, né quella in Germania ».

La Commissione europea ha chiarito che si limiterà a monitorare la discussione per eventuali ” trattamento preferenziale », senza cercare in alcun modo di vietarlo. Questa sorveglianza rientra nel Digital Services Act (DSA), la normativa europea volta a regolamentare le piattaforme digitali.

Elon Musk continua a provocare l’Europa

Il proprietario di solo l’AfD può salvare la Germania “, un intervento qualificato” interferenze straniere » di Bretone. La situazione si aggravò quando Musk fece riferimento al ruolo degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale, suggerendo che l’Europa doveva loro la sua libertà.

Di fronte a queste tensioni, la Commissione europea dispone di importanti strumenti sanzionatori. In caso di mancato rispetto della DSA, potrebbe infliggere a X una multa fino al 6% del fatturato annuo complessivo delle società controllate da Musk, che rappresenta diversi miliardi di euro.

Siamo quindi di fronte ad un nuovo episodio nella regolamentazione dei social network in Europa. Nel mese di dicembre, la Commissione ha aperto i battenti e indagine su TikToksospettato di aver agevolato la manipolazione russa durante le elezioni presidenziali rumene, poi annullate dalla Corte costituzionale.

Thierry Breton insiste sul fatto che i DSA non mirano a limitare la libertà di espressione, ma a regolamentare legalmente i contenuti illegali, come l’odio o l’incitamento al terrorismo, nello spazio digitale così come lo sono nello spazio fisico.


Belgio

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