A Port-Leucate, l’SP80, un prototipo trainato da un’ala da kite, punta a battere il record mondiale di velocità a vela. Questa barca futuristica potrebbe anche rivoluzionare il trasporto marittimo aiutando le navi mercantili a consumare meno carburante.
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A Port-Leucate (Aude), una nave curiosa attira l’attenzione: la SP80, un prototipo futuristico trainato da un’ala di aquilone, che mira a battere il record mondiale di velocità a vela nella primavera del 2025.
Con uno scafo tipo trimarano, un doppio pozzetto ispirato agli aerei da caccia, un braccio articolato e un’ala da aquilone come albero, questa straordinaria barca è progettata per la velocità. È il lavoro di un team franco-svizzero, composto in particolare da studenti di ingegneria dell’École Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL), in Svizzera.
All’inizio di dicembre, l’SP80, che misura 11 metri di lunghezza e 7,5 metri di larghezza, ha completato una settimana di test intensivi a Port-Leucate. Durante questi test ha raggiunto una velocità di 27 nodi (circa 50 km/h), ancora lontana dal record stabilito nel 2012 dall’australiano Paul Larsen, di 65,45 nodi (121,06 km/h).
Tuttavia, questo prototipo si è già dimostrato molto promettente: nell’estate del 2024 aveva registrato una velocità di 43 nodi (80 km/h). Ma con un foil che era stato progettato per viaggiare solo a 40 nodi, spiega Laura Manon, responsabile comunicazione della società SP80. Il nuovo foil, progettato per velocità molto più elevate, richiede ancora regolazioni precise.
La principale innovazione dell’SP80 risiede nell’utilizzo di un’ala da kite, simile a quelle utilizzate nel parapendio, che genera più trazione grazie al vento. Questo dispositivo, abbinato al foil – una sorta di ala di sostegno che permette alla barca di levitare sopra l’acqua – potrebbe offrire un vantaggio decisivo nella ricerca della velocità.
“L’obiettivo è già quello di ottenere questo record. Successivamente la barca è stata progettata per andare ad una velocità media di 80 nodi, quindi questo è l’obiettivo a lungo termine.“, confida Benoît Gaudiot, uno dei due piloti e cofondatori del progetto SP80.
A bordo, i due piloti, Mayeul van den Broek e Benoît Gaudiot, si dividono i ruoli: uno governa la nave mentre l’altro manovra l’ala. Dovranno mantenere una velocità media superiore a 65,45 nodi sui 500 metri per entrare nella storia.
Se la priorità è raggiungere il record del mondo nella primavera del 2025, le ambizioni di SP80 non si fermano qui. L’azienda sta già pianificando di trasferire le sue innovazioni al trasporto marittimo, compreso l’utilizzo di vele aquilone per alimentare le navi mercantili. Questa tecnologia potrebbe contribuire a ridurre il consumo di carburante e l’impatto ambientale della navigazione mercantile.
Con le sue linee futuristiche e le prestazioni promettenti, l’SP80 incarna l’avanguardia di una navigazione sempre più veloce e durevole. Un’avventura da seguire con attenzione.