Pareggio 1-1 senza scandalo

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Mercoledì il rumeno Răzvan Marin ha segnato il suo secondo gol nel torneo.immagine: Chiave di volta

Mercoledì agli Europei Slovacchia e Romania si sono separate con il punteggio di 1-1. Un risultato che ha soddisfatto tutti e ha qualificato entrambe le squadre, ma che ha condannato l’Ucraina, eliminata dopo lo 0-0 contro il Belgio. Avrebbe potuto suscitare scandalo uno scenario del genere in un gruppo così compatto. Ma nonostante il pareggio temuto da diversi osservatori, slovacchi e rumeni hanno giocato soprattutto in campo.

26.06.2024, 19:5427.06.2024, 00:26

Tutto era ancora possibile nel Gruppo E, il più denso di questo Europeo, prima delle partite dell’ultima giornata. Le quattro nazioni avevano tutte tre punti quando slovacchi e rumeni da una parte e ucraini e belgi dall’altra si preparavano a incrociare le spade a partire dalle 18:00.

Si prevedeva una serata ricca di colpi di scena, ma restava lo spettro di un nuovo match della vergogna. E per una buona ragione, un pareggio tra Slovacchia e Romania ha assicurato a queste due squadre la qualificazione, quando una vittoria avrebbe potuto portare l’altra all’eliminazione. Quindi forse era meglio condividere i punti e lasciare che Ucraina e Belgio lottassero per l’ultimo biglietto.

Alcuni temevano di rivivere questa RFG-Austria vinta 1-0 dai tedeschi dell’Ovest a Gijón ai Mondiali del 1982, ovviamente in scala ridotta, poiché le immagini di questa storica partita scandalizzarono l’Algeria e il mondo del calcio. Oggi, tuttavia, Slovacchia e Romania avevano motivo di cercare la vittoria, poiché un successo potrebbe dare loro il primo posto nel girone: finire primi significherebbe evitare la Francia o il primo posto nel girone agli ottavi.

I rumeni hanno ribadito la loro voglia di vincere in vista di questo incontro. “Giocheremo per qualificarci e vogliamo arrivare primi”, ha dichiarato Edi Iordanescu, allenatore della Romania, in una conferenza stampa. Stessa storia con Francesco Calzona, l’italiano alla guida della Slovacchia, che ha annunciato di voler “affrontare la partita con molta convinzione”.

“Siamo professionisti. Vogliamo fare questa partita. Nessuno finora ci ha fatto un regalo”.

Edi Iordanescu alla conferenza stampa

Entrambe le squadre mantengono le promesse, mostrando nel primo tempo grandi intenzioni offensive. La Slovacchia ha aperto le marcature grazie ad un colpo di testa imparabile di Ondrej Duda al 24′. Poi i rumeni hanno pareggiato su un rigore contestato, assegnato in seguito all’intervento del VAR e trasformato da Răzvan Marin (37esimo), già marcatore contro l’Ucraina.

Ciononostante nel secondo periodo è necessaria cautela, perché il minimo risultato potrebbe eliminare una delle due nazioni, visto che né l’Ucraina né il Belgio sono riusciti a passare in vantaggio nell’altra partita. La partita cala d’intensità e allo stadio di Francoforte si sentono per un attimo dei fischi. Le azioni, tuttavia, hanno spaventato i sostenitori di entrambi i campi. In realtà c’è stato più gioco in questa partita che nell’altra, molto triste, tra Ucraina e Belgio.

Con l’avvicinarsi del fischio finale, le offensive erano logicamente più rare. Nessuno osava scoprirsi, soprattutto sul terreno diventato scivoloso a causa della pioggia.

La partita finì con un pareggio per 1-1 come temevano gli ucraini. Impossibile però parlare di partita della vergogna vista la partita giocata.

I Blu e i Gialli, in guerra, possono incolpare solo se stessi. Nell’altra partita non sono riusciti a battere il Belgio e sono stati eliminati dagli Europei dopo questo 0-0. I Red Devils mantengono il secondo posto nel girone. Affronteranno i francesi agli ottavi, in una partita che si preannuncia già accesa. Se il Belgio non ha mostrato quasi nulla dall’inizio di questo Europeo e i Blues saranno logicamente favoriti, questa sfida non è altro che un remake della semifinale dei Mondiali 2018.

La classifica finale del girone E

Tutti hanno quattro punti. Estremamente raro.

(roc)

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