Un franco-svizzero di 44 anni, ex leader di una comunità protestante sciolta nel 2016, è comparso da venerdì fino al 24 gennaio davanti al tribunale penale dell’Alta Garonna per violenza su minori, stupro di ex seguaci e abuso di debolezza. Alla fine degli anni 2000, Olivier Freyre, che aveva 28 anni e lavorava presso la banca Rotschild prima di intraprendere una ricerca spirituale, la sua compagna e diversi parenti si erano stabiliti a Ganties, una piccola cittadina rurale dell’Alta Garonna situata ai piedi dei Pirenei per trovò “L’Espoir”, una comunità di ispirazione protestante.
Questa ebbe subito un certo successo e al suo apice contava tra gli 80 ei 90 membri, attratti dalle lunghe predicazioni di colui che veniva chiamato “l’apostolo”, trasmesse sul sito web della comunità.
Ma nel giugno 2016, il gruppo ha improvvisamente annunciato il proprio scioglimento, mettendo direttamente in discussione, secondo un comunicato stampa pubblicato all’epoca sul quotidiano La Croix, Olivier Freyre “fondatore e predicatore di questa missione” che “purtroppo si è rivelato essere un lupo travestito da agnello“.
Quasi dieci anni dopo, l’uomo che oggi fa l’allenatore sportivo nella Drôme, ha cominciato a rispondere ai magistrati del tribunale penale di Tolosa sulle accuse di stupro da parte di ex seguaci, che lui nega, ma anche di violenza sui figli, fatti che ha ammesso, così come l’abuso di debolezza.
Poco dopo l’apertura del procedimento, un esperto psicologo ha fatto luce sulla personalità di Olivier Freyre, evocando sintomi di bipolarismo nell’imputato. Poi la moglie, madre dei loro sei figli, ha testimoniato a lungo alla sbarra, minimizzando il ruolo di Olivier Freyre negli eccessi della comunità, anche se ha ammesso che la sua predicazione era talvolta “troppo duro, troppo radicale”. Se fosse davvero il leader, ha ammesso, evoca un “fenomeno di gruppo” dove anche gli altri avevano la loro parte di responsabilità.
Per quanto riguarda gli stupri, secondo lei, “relazioni adulterine“acconsentì. Dopo gli eventi, ha indicato alla corte che la loro relazione aveva “un lavoro di autocritica e di rilettura del nostro passato“. Olivier Freyre, dopo poco più di un anno di detenzione, è stato rilasciato sotto controllo giudiziario e appare libero. Il verdetto della Corte d’Assise sarà emesso il 24 gennaio.
Francia