Due pareri di esperti pubblicati giovedì ritengono che siano necessari ulteriori elementi per garantire che non vi sia rischio di incendio o di esplosione durante lo stoccaggio dei residui radioattivi nel progetto Cigéo.
Saranno necessari ulteriori elementi affinché il progetto di interramento dei rifiuti radioattivi del Cigeo permetta di prevenire e gestire i rischi di esplosione e incendio durante lo stoccaggio dei “pacchetti” irradiati, secondo due perizie pubblicate. GIOVEDÌ.
Il progetto riguarda i rifiuti radioattivi ad alta attività e di lunga vita prodotti dagli impianti nucleari in Francia. 30 anni fa, questo progetto è stato dichiarato di pubblica utilità nel 2022 nonostante numerose proteste. Dal 2023 è in fase di revisione la richiesta di autorizzazione per la sua realizzazione.
L’Istituto per la radioprotezione e la sicurezza nucleare (IRSN), l’organismo di esperti per la sicurezza, e il gruppo permanente di esperti sui rifiuti (gruppo pluralista di esperti esterni) erano stati contattati dall’Autorità per la sicurezza nucleare (ASN), il poliziotto di settore, nell’ambito dell’esame della richiesta di autorizzazione per il progetto Cigéo, che mira a seppellire i rifiuti più radioattivi a 500 metri sottoterra, nel settore di Bure (Meuse).
Da allora, l’ASN e l’IRSN si sono fuse il 1° gennaio in un unico ente, l’ASNR (Autorità per la sicurezza nucleare e la radioprotezione), a cui spetterà pronunciarsi su questa richiesta presentata all’inizio del 2023 dall’Agenzia nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi (Andra).
Sicurezza “complessivamente soddisfacente” ma da completare per quanto riguarda incendi ed esplosioni
In questi due pareri, l’IRSN e il gruppo permanente (GDP) hanno esaminato la capacità del sito di controllare uno spettro di rischi durante il periodo in cui i “pacchetti” verranno gradualmente depositati, siano essi “attacchi esterni” (alluvioni, incidenti aerei ) e problemi interni (incidenti di movimentazione, diffusione di radioattività, inondazioni).
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Il GPD e l’IRSN, che concordano nelle conclusioni, ritengono che la dimostrazione della sicurezza dell’attività del Cigeo presentata da Andra sia “nel complesso soddisfacente”, ma dovrà essere completata per quanto riguarda la gestione dei rischi legati ad incendi ed esplosioni.
“L’analisi del rischio incendio necessita di essere consolidata”, ha indicato la GPD nel suo parere pubblicato sul sito dell’ASNR.
Inoltre, per quanto riguarda il controllo dei rischi di esplosione nell’installazione sotterranea, l’IRSN ritiene che sia “difficile” valutare se la dimostrazione di sicurezza possa essere fornita in questa fase di sviluppo del progetto. “Potrebbero essere necessari cambiamenti nei metodi operativi o nella progettazione delle celle di stoccaggio”, si legge nel parere pubblicato separatamente.
Queste celle – di fatto dei tunnel di stoccaggio – ospiteranno i rifiuti più nocivi, cosiddetti “ad alta attività”, nonché i rifiuti cosiddetti “a media attività, a lunga vita”. Sono esposti al rischio di esplosione in caso di concentrazione di idrogeno nell’atmosfera di questi tunnel, gas eventualmente proveniente dalla corrosione di elementi metallici o dalla decomposizione di materia organica sotto l’effetto di radiazioni ionizzanti.
Louise de Maisonneuve con l’AFP