La settima edizione del Festival internazionale del cinema politico di Carcassonne si svolgerà dal 16 al 20 gennaio 2025. 8 film sono in concorso nella categoria fiction. Uno dei momenti salienti di questo evento sarà la proiezione in anteprima della nuova produzione di Costa-Gavras “The Last Breath”. Il cineasta mantiene un legame molto forte con il festival dell’Aude.
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Henzo Lefèvre non riesce davvero a crederci. Iniziata nel 2018, l’avventura continua. Una settima edizione, eppure il direttore del festival che è anche uno dei cofondatori ricorda che per la prima i dubbi superarono di gran lunga le certezze.
Senza mentire, avevamo paura di non trovare il nostro pubblico. Nemmeno per un momento ho pensato che il festival sarebbe stato ancora qui anni dopo.
Henzo Lefèvre, direttore del festival internazionale del cinema politico di Carcassonne.
Tutte le informazioni sul sito del festival.
Dal 2018 l’affluenza è alta, con tra i 4.000 e i 4.500 spettatori presenti alle proiezioni. L’anno successivo confermò l’interesse del pubblico.
Il secondo atto di nascita del festival arriva il giorno dopo la frattura del Covid. Dopo due anni di interruzione legata alla crisi sanitaria, l’incantesimo si è rotto? No, Carcassonne e la sua ragazza hanno persino trovato una seconda ventata. L’ultima edizione dà un’idea dei progressi fatti, 19.000 partecipanti al festival hanno preso posto nelle stanze buie. Si conferma l’intuizione iniziale dei fondatori di Aude: riempire un vuoto. Il cinema, così ricco di opere di significato politico, ha trovato il suo forum, il suo luogo di scambio.
Quest’anno sono 8 i film in concorso nella categoria fiction. Henzo Lefèvre evidenzia un’annata molto orientata a livello internazionale. La giuria dovrà decidere tra le seguenti creazioni:
- Aïcha di Mehdi M. Barsaoui (Tunisia)
- Harvest di Rachel Athina Tsangari (Regno Unito)
- Le ragazze della stazione di Juana Macias (Espagne)
- April de Dea Kulimbegashvili (Géorgie)
- La pampa di Antoine Chevrollier (Francia)
- Work-to-do di Park Hong-Jun (Corea del Sud)
- Nella terra dei nostri fratelli di Raha Amirfazli e Alireza Ghasemi (Iran)
- On Falling di Laura Carreira (Royaume-uni)
Svelati i 5 membri della giuria “Fiction” di questa edizione 2025 del festival. Sono Pierre Deladonchamps, Mounia Meddour, Alice Isaaz, Christophe Rossignon e Anne Consigny.
Da notare che 7 documentari e 6 cortometraggi competono nelle rispettive categorie. Il direttore del festival sottolinea la difficoltà di selezionare le opere che verranno sottoposte all’apprezzamento della giuria.
“Per stabilire la selezione sono stati visionati 225 film, la scelta a volte è stata difficile a causa del numero di produzioni di qualità. Siamo tutti assolutamente certi dell’interesse dei film selezionati per questa edizione” spiega Henzo Lefèvre.
In totale, 46 film di 38 nazionalità da scoprire. Senza dimenticare testimonianze, incontri e relazioni nelle nostre edizioni QUI 12/13 alle 12:25 e QUI 19/20 alle 19:15, fino a lunedì.
Questa settima edizione sarà segnata anche dalla presenza del regista greco Costa-Gavras. L’autore di Z, de l’Aveu e d’Amen verrà a presentare al pubblico, prima della sua uscita nelle sale, il suo nuovo film “L’ultimo respiro”.
Un adattamento di un libro di Régis Debray e Claude Grange sulla fine della vita. Al termine della proiezione, il regista risponderà alle domande del pubblico nella sala della cupola. Saranno 700 le persone presenti per sapere chi riceverà un César onorario nel corso della 50a edizione della cerimonia.
Un ritorno al primo respiro del festival poiché nel 2017, gli ideatori del festival del cinema politico presentarono al regista il loro progetto. Da allora Costa-Gavras ha continuato a incoraggiarli a perseverare e segue da vicino lo sviluppo di questo nuovo appuntamento imperdibile del cinema francese.