La Francia rimane il secondo paese più popoloso dell’Unione Europea dietro la Germania. Secondo il rapporto demografico presentato martedì 14 gennaio dall’INSEE (Istituto Nazionale di Statistica e Studi Economici), conta attualmente 68,6 milioni di abitanti. Si tratta di un dato leggermente superiore rispetto allo scorso anno: + 0,25%, ovvero 169.000 abitanti in più.
Questa bassa crescita della popolazione è in parte spiegata dal continuo calo del tasso di natalità. L’anno scorso in Francia sono nati solo 663.000 bambini. Un calo del 2,2% rispetto al 2023 ma del 21,5% se lo confrontiamo con il picco osservato nel 2010.
La conseguenza combinata dell’aumento del numero di decessi è un saldo naturale storicamente basso (differenza tra nascite e decessi). Si stima che nel 2024 sarà pari a +17.000 persone, il livello più basso dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. “Se l’ipotesi di un tasso di fertilità si stabilizzasse a 1,8 figli per donna, il saldo naturale potrebbe diventare negativo verso la metà degli anni ’30”, afferma Sylvie, responsabile degli studi demografici e sociali presso l’INSEE. Se scendesse a 1,6 figli per donna, le curve potrebbero incrociarsi già nel 2027”. La migrazione netta è provvisoriamente stimata a +152.000 persone nel 2024.
Meno figli per donna e madri anziane
“Il numero di donne in età fertile resta stabile in Francia, quindi il calo della natalità è dovuto essenzialmente al calo del tasso di fertilità”, spiega Sylvie Le Minez
Il numero di figli per donna in età fertile continua a diminuire. L’indicatore di fertilità totale (TCI) si attesta a 1,62 figli per donna (1,59 nella Francia metropolitana). Nel 2023 era ancora 1,66. Questo calo è continuo dal 2010, quando il TFR era pari a 2,03 figli per donna nella Francia continentale.
Per trovare traccia di un TFR basso quanto quello dello scorso anno dobbiamo risalire alla fine della Prima Guerra Mondiale. Nel 1919 il numero era di 1,59 figli per donna, dopo essere sceso a 1,23 nel cuore del conflitto.
Anche l’età media delle madri nel reparto maternità continua ad aumentare. Ora ha poco più di 31 anni. La fascia 30-34 anni è quella più rappresentata tra le madri (11,1 figli ogni cento donne di questa fascia di età) davanti alle 25-29 anni (8,8 figli) e alle 35-39 anni (6,7 figli). Le donne che partoriscono sotto i 25 anni e sopra i 40 restano molto rare. “La Francia resta comunque il paese più fertile d’Europa davanti a Romania e Bulgaria”, precisa Sylvie Le Minez.
Il divario nell’aspettativa di vita tra uomini e donne si sta riducendo
Sebbene lo scorso anno il numero dei decessi sia salito a 646.000 (+1,1%), la speranza di vita si è stabilizzata a un livello storicamente elevato. Sono 85,6 anni per le donne e 80 anni per gli uomini. Una differenza che negli ultimi trent’anni tende ad attenuarsi. Il divario, che era di 7,1 anni nel 2004, è ora di 5,6 anni. “Rimane elevato rispetto ad altri paesi”, spiega Sylvie Le Minez. L’avvicinamento negli stili di vita delle donne e degli uomini, in particolare per quanto riguarda il consumo di tabacco, spiega la riduzione di questo divario nell’aspettativa di vita. » Quello dell’Unione Europea resta dominato dalla Spagna per le donne (86,7 anni) e da Malta per gli uomini (81,8 anni).
La percentuale di persone con più di 65 anni in Francia rientra invece nello standard europeo. Nel 2024 il 21,8% degli abitanti avrà superato questo traguardo. L’invecchiamento ha subito un’accelerazione negli ultimi vent’anni con l’arrivo delle generazioni del baby boom, nate a partire dal 1945. Tra queste, gli over 75 rappresentano ormai il 10,7% della popolazione. Quelli sotto i 15 anni rappresentano il 16,7% delle persone che vivono in Francia.
Sempre più matrimoni
La pagina del Covid che aveva portato a un forte calo dei festeggiamenti nuziali tra confinamenti e difficoltà organizzative è davvero voltata. Il numero dei matrimoni è aumentato di un altro 2% lo scorso anno e si stima siano 247.000, di cui 7.000 tra persone dello stesso sesso. Il totale del 2024 è quindi superiore del 10% rispetto a quello del 2019.
Il numero di PACS, stabilito per l’anno 2023, ammonta a 204.000. Venticinque anni dopo l’adozione di questo patto civile di solidarietà, ne vengono conclusi 10.600 tra persone dello stesso sesso.