Rivelato il “più grande fattore di rischio” per la demenza e milioni di persone ne sono colpite

Rivelato il “più grande fattore di rischio” per la demenza e milioni di persone ne sono colpite
Rivelato il “più grande fattore di rischio” per la demenza e milioni di persone ne sono colpite
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Secondo lo studio pubblicato sulla rivista The Lancet Public Health, l’ipertensione, più comunemente conosciuta come pressione alta, potrebbe essere il più grande fattore di rischio per lo sviluppo della demenza. La condizione cronica, che si stima colpisca quasi un terzo degli adulti nel Regno Unito, mette a dura prova le arterie e il cuore, portando potenzialmente a gravi complicazioni, spiega
Il Sole. I ricercatori dell’UCL hanno analizzato i dati sulla demenza provenienti da studi in tutto il mondo, raccolti tra il 1947 e il 2015. Hanno poi calcolato la variazione dei principali fattori di rischio per la demenza nel tempo.

Dalla loro analisi emerge un trend interessante: se l’obesità e il diabete sono in aumento e contribuiscono maggiormente al rischio di demenza, altri fattori come il basso livello di istruzione e il tabacco sono in netto calo, determinando una diminuzione del loro impatto sull’insorgenza della demenza la malattia. Tuttavia, l’alta pressione sanguigna emerge come il fattore di rischio predominante nella maggior parte degli studi esaminati..

Di fronte alla demenza, la prevenzione è l’arma migliore

Sebbene la pressione alta sia un importante fattore di rischio, i ricercatori evidenziano miglioramenti nella sua gestione. Una migliore gestione della pressione arteriosa potrebbe in parte spiegare questa tendenza.

I fattori di rischio cardiovascolare potrebbero aver contribuito maggiormente al rischio di demenza nel tempo“, spiega il dottor Naaheed Mukadam, autore principale dello studio e ricercatore presso la Divisione di Psichiatria dell’UCL. “Ciò significa che meritano un’azione più mirata nei futuri sforzi di prevenzione della demenza.

Riduci il rischio di demenza prendendoti cura del tuo cuore

Lo studio dell’UCL evidenzia l’importanza di una buona salute cardiovascolare per la salute cognitiva a lungo termine. “Quello che sappiamo è che ciò che fa bene al cuore fa bene al cervello“, afferma la dottoressa Isolde Radford, responsabile delle politiche dell’Alzheimer’s Research UK. “Mangiare sano, fare attività fisica regolarmente e limitare l’assunzione di alcol e sale sono tutti modi per ridurre il rischio di demenza.

Sebbene questi suggerimenti sembrino semplici, la loro applicazione può essere più complicata. L’accesso a una dieta sana e l’opportunità di svolgere un’attività fisica regolare possono variare in base al reddito e alla posizione geografica. Gli autori dello studio sottolineano il ruolo dei governi nel promuovere stili di vita sani e accessibili a tutti.

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