L’anestesia generale non è pericolosa per il cervello, qualunque sia la dose

L’anestesia generale non è pericolosa per il cervello, qualunque sia la dose
L’anestesia generale non è pericolosa per il cervello, qualunque sia la dose
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Alcune procedure mediche o chirurgiche comportano l’anestesia generale per il paziente. Non si tratta di una procedura banale, ma visti i timori che alcune persone hanno, soprattutto per il cervello, lo studio vuole essere rassicurante. Lo spiega qui in dettaglio il dottor Martin Ducret, medico e giornalista presso Il quotidiano del dottore.

franceinfo: Cos’è esattamente l’anestesia generale?

Martin Ducret : Il principio è quello di addormentare il paziente in modo che non sia cosciente né senta dolore conseguente ad un intervento chirurgico. Per indurre questo stato di sonno artificiale, l’anestesista utilizza farmaci, chiamati ipnotici, per via endovenosa o inalati sotto forma di gas che respiriamo. E maggiore è la dose, più profondo sarà lo stato di sonno. Esiste anche l’anestesia locoregionale, il cui scopo è addormentare solo un arto o una parte del corpo somministrando un prodotto anestetico mediante iniezione vicino al nervo: ad esempio l’anestesia epidurale utilizzata durante il parto.

**Per molti pazienti, l’anestesia generale solleva preoccupazioni sugli effetti negativi sul cervello, come problemi di memoria. Che ne dici?
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Uno studio recente sfida questa idea preconcetta e conferma che l’anestesia generale non è pericolosa per il cervello. Questo lo studio canadese, pubblicato in inglese sull’American Medical Journal JAMA, registrata in più di 1000 pazienti di età superiore ai 60 anni, la comparsa di delirio postoperatorio, cioè di disturbi cognitivi che si manifestano entro 3 giorni dall’anestesia. Ma qualunque sia la modalità – anestesia generale o locoregionale – o la dose somministrata, l’anestesia non è responsabile di questo tipo di disturbi al cervello.

“Questo studio conferma infatti che l’anestesia, purché effettuata in buone condizioni, è una procedura non pericolosa per il cervello nel breve e nel lungo termine, spiega il professor Franck Verdonk, primario del dipartimento di anestesia e rianimazione dell’ospedale Saint-Antoine et Tenon di Parigi_. Devi sapere che un incidente grave durante l’anestesia è estremamente raro, solo un caso su 200.000 ogni anno.”_

Allora, qual è la causa dei disturbi cognitivi di cui parli?

È proprio la procedura chirurgica che è responsabile di una risposta immunitaria che può essere dannosa per il cervello. A maggior ragione quando gli interventi chirurgici sono lunghi e pesanti, come quelli cardiaci o ortopedici, soprattutto nei pazienti anziani e fragili. Da qui la necessità di valutare attentamente i pro ei contro di un intervento, e di stimolare il cervello del paziente dopo l’intervento. La presenza di chi ti circonda dopo un intervento è quindi fondamentale.

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