A Châteauroux, incontri per cercare di sfuggire all’“invasione” delle zanzare tigre

A Châteauroux, incontri per cercare di sfuggire all’“invasione” delle zanzare tigre
A Châteauroux, incontri per cercare di sfuggire all’“invasione” delle zanzare tigre
-

Per alcuni abitanti di Châteauroux, l’estate è diventata un inferno: la zanzara tigre ha colonizzato 12 comuni dell’Indre nel 2023 e inevitabilmente dovrebbe espandersi ulteriormente, colonizzando infine l’intero dipartimento. Per limitarne il disagio, il CPIE (Centro permanente per le iniziative ambientali) Brenne Berry organizza incontri con i residenti, per dare, ad esempio, consigli su come evitare il più possibile la riproduzione di questi insetti. Data dell’ultimo incontro: 22 maggio, nel quartiere di Touvent. Hanno effettuato il viaggio una trentina di residenti.

Quanto sono efficaci le trappole?

Véronique è venuta sperando di partire con nuove soluzioni per combattere la zanzara tigre che ormai da due anni gli rovinano le estati:”Zanzare mattina, mezzogiorno e sera. Non solo la sera, tutto il giorno. Abbiamo fermato la piscina per i nipoti perché non era più possibile. Troppe zanzare, sono state completamente morsicate.” Véronique ha provato a lottare duramente: “Abbiamo comprato delle piante repellenti per le zanzare, stiamo provando ad aggiungere i chiodi di garofano, beh, tutto quello che possiamo fare…“.

L’anno scorso, come molti residenti della zona, è venuta a ritirare le trappole distribuite. “C’è una tazza con acqua, c’è una rete sopra e apparentemente le femmine vanno verso l’acqua per deporre le uova e sono intrappolate e non possono uscire perché c’è una piccola pellicola appiccicosa sul lato“, descrive Véronique. Secondo questo residente, il dispositivo permette di catturare almeno alcune zanzare, ma è davvero efficace? “Un adulto può, durante la covata, deporre circa un centinaio di uova. Quando sappiamo che una trappola avrà una decina di catture, questa è in definitiva piuttosto bassa rispetto alla quantità di uova che possono essere deposte“, riconosce Quentin Revel, responsabile del progetto salute-ambiente presso CPIE Brenne Berry.

La soluzione è soprattutto quella lotta contro l’acqua stagnante e ci sono un sacco di trucchi per questo, come mettere la sabbia nella tazza dei vasi da fiori per assorbirla. Consigli forniti in particolare durante gli incontri organizzati nei diversi quartieri di Châteauroux. Il prossimo è in programma il 18 giugno, presso la casa del quartiere Est, dalle 17:00 alle 19:00.

-

PREV Iodio: europei sempre più carenti
NEXT La gratitudine aiuta a smettere di fumare, secondo uno studio di Harvard