Questa azienda vuole effettuare trapianti di testa ed è già controversa

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I progressi delintelligenza artificialedel robotica e alcuni scienza sono anche degno di nota che a volte possono esserlo preoccupante. La domanda è: quando andremo troppo oltre? E con questo la domanda dovrebbe riproporsi progetto pazzesco chi potrebbe fare il trapianto di testa possibile negli anni a venire.

trapianti di testa in arrivo?

I ricercatori della start-up Brainbridge sono visionari e ambiziosi oppure hanno perso la testa? Nel secondo caso, niente panico: presto riusciranno a riprenderlo! In ogni caso è quello che dicono in un video su YouTube pubblicato due giorni fa. Della durata di 8 minuti, descrive in dettaglio i passaggi che consentiranno di eseguire trapianti di testa sicuri e di successo entro dieci anni, secondo Hashem Al-Ghaili.

Il capo pensante dell’azienda ha quindi alzato il velo BrainBridge, “Il primo sistema di trapianto di testa al mondo, che integra robotica avanzata e intelligenza artificiale per eseguire procedure complete di trapianto di testa e viso. Questo sistema all’avanguardia offre una nuova speranza ai pazienti affetti da malattie incurabili come il cancro allo stadio 4, paralisi e malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson. Ma come dovrebbe funzionare ed è davvero fattibile?

Intelligenza artificiale, robotica… un progetto ultra ambizioso

Diciamolo subito, BrainBridge divide la comunità scientifica. Perché nonostante la presentazione dettagliata del progetto, molte domande rimangono ancora senza risposta e le tecnologie necessarie, sia nella robotica che nell’intelligenza artificiale, sono lungi dall’essere sufficientemente sviluppate al momento, per non parlare di quelle che ancora non esistono . Ma la possibilità di scambiare il corpo di un paziente gravemente malato con quello di un donatore sano la morte cerebrale ha qualcosa da sedurre. Come spiegato dai nostri colleghi di Scienze del futuro, lL’idea sarebbe, con una macchina, di rilevare i nervi e i muscoli del nuovo corpo, per poter collegare correttamente la nuova testa, precedentemente staccata dal resto del corpo del paziente. Un impianto dovrebbe anche facilitare le connessioni neuronali.

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Affinché trapianti di testa come quelli qui presentati siano possibili, i robot e l’intelligenza artificiale dovranno essere perfetti, collaborando per eseguire le azioni più delicate in modo preciso e sicuro. Ovviamente l’operazione non sarebbe priva di conseguenze, i pazienti dovrebbero rimanere in coma per un mese per impedire il movimento, prima di prendere lezioni di riabilitazione per imparare a usare i loro nuovi corpi. In ogni caso, non è per ora.

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