La Gazette du LABORATORY – INTERFACES, una nuova sedia filantropica che esplora le malattie virali emergenti ai confini tra fauna selvatica e domestica.

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28-03-2024
INTERFACES, una nuova sedia filantropica che esplora le malattie virali emergenti ai confini tra fauna selvatica e domestica.

L’ENVT (UMR IHAP – ENVT/INRAE) e il Ceva Wildlife Research Fund sono lieti di stabilire una partnership strategica che consente la creazione della cattedra di sponsorizzazione INTERFACES. Situato all’interno della Scuola nazionale veterinaria di Tolosa (ENVT), mirerà a realizzare ambiziosi progetti di ricerca sull’emergenza virale nell’interfaccia tra fauna selvatica e animali domestici.

Al termine del processo di selezione, il Dottor Pierre BESSIERE è stato nominato titolare di questa cattedra. Veterinario di formazione, ha conseguito un dottorato universitario in virologia. La sua competenza si concentra in particolare sulla comparsa di virus dell’influenza aviaria altamente patogeni e sulla capacità di questi virus di attraversare la barriera delle specie. Pierre BESSIERE è molto attivo anche nella ricerca clinica, ma anche nella mediazione e nella comunicazione sulle malattie virali emergenti.

La stragrande maggioranza delle malattie virali umane emergenti sono di origine animale, con un forte coinvolgimento degli animali selvatici. Comprendere meglio come i virus responsabili si evolvono e si diffondono nelle popolazioni animali è il primo passo per proteggere la salute umana. È in questo contesto che è stata creata la cattedra di sponsorizzazione INTERFACES.
Questa cattedra sarà particolarmente interessata ai virus dell’influenza aviaria, alle interfacce tra animali domestici e animali selvatici e tra uccelli e mammiferi.

I virus dell’influenza aviaria H5Nx, altamente patogeni, probabilmente non hanno mai circolato così tanto nell’avifauna selvatica come negli ultimi due anni, portando la Francia a organizzare una vasta campagna di vaccinazione delle anatre. Questo aumento della loro circolazione ha di conseguenza aumentato la probabilità che i mammiferi incontrino le carcasse di uccelli infetti e quindi vengano infettati a loro volta. Negli ultimi anni sono stati segnalati all’Organizzazione mondiale per la salute animale numerosi casi di infezioni da parte del virus dell’influenza aviaria H5Nx ad alta patogenicità; casi che coinvolgono orsi, volpi, visoni, mammiferi marini, ecc. Prese isolatamente, queste infezioni non rappresentano un pericolo reale, anche se molto spesso sono state rilevate mutazioni che si adattano ai mammiferi, facilitando la replicazione del virus in un ospite non aviario.

Quando invece sono possibili catene di trasmissione, il pericolo è ben diverso: circolando da animale ad animale, il virus può evolversi rapidamente, il che può portare alla comparsa di virus in grado di trasmettersi efficacemente tra i mammiferi. Il progetto di ricerca della cattedra si concentrerà su questi mammiferi carnivori (in particolare i gatti), che si trovano all’interfaccia tra l’avifauna selvatica e
avifauna domestica. Conducendo studi in tutta la Francia, sarà possibile determinare in che misura i virus H5Nx sono riusciti a infettarli e quali sono i meccanismi che permettono a un virus aviario di infettare un mammifero.

Parallelamente verranno studiati altri virus emergenti o riemergenti in Francia, come il virus del cimurro, per il quale stiamo attualmente osservando un aumento della circolazione nella fauna selvatica e domestica, e quello della peritonite infettiva felina, a cui si variante recentemente apparsa in Europa. Questi due virus rappresentano una minaccia per la conservazione dei carnivori selvatici, mentre incidono sulla salute dei carnivori domestici. I progetti di sorveglianza, abbinati alle indagini di laboratorio, permetterebbero di comprenderne meglio l’epidemiologia, e in particolare la loro circolazione all’interfaccia tra i compartimenti selvatici e domestici.

Questi progetti comporteranno partenariati con una rete di strutture coinvolte nella diagnosi o nel monitoraggio delle malattie, come l’Ufficio francese per la Biodiversità (OFB), l’Associazione dei veterinari dei parchi zoologici (AVPZ) o i Centri ospedalieri veterinari universitari (CHUV) dei francesi scuole veterinarie nazionali. Serviranno inoltre da supporto alla formazione iniziale dei veterinari, alla formazione continua e alla formazione alla ricerca (con la supervisione di studenti di master, studenti di tesi di pratica veterinaria e uno studente di tesi universitaria).


A proposito di ENVT
Creata nel 1828, la Scuola Nazionale Veterinaria di Tolosa (ENVT) è un istituto pubblico di istruzione superiore e di ricerca dipendente dal Ministero dell’Agricoltura e dell’Alimentazione. Partecipa alla formazione di un quarto dei veterinari francesi, chiamati ad affrontare le sfide della salute e del benessere degli animali ma anche le grandi sfide della sanità pubblica di oggi e di domani. La ricerca di ENVT è strutturata attorno a 14 unità in collaborazione con due istituti scientifici e tecnologici pubblici: INRAE ​​​​e Inserm. www.envt.fr


Informazioni sull’unità di ricerca congiunta INRAE-ENVT IHAP
L’Unità di ricerca sull’interazione mista ospite-patogeno (IHAP) è una struttura di ricerca multidisciplinare sulle malattie infettive degli animali, annessa al dipartimento di Salute Animale dell’INRAE. Creato nel 2003 nel campus ENVT, il suo obiettivo principale è comprendere le interazioni tra i microrganismi patogeni e i loro ospiti, a diverse scale di vita (molecola, cellula, individuo, popolazione). L’ambito di ricerca dell’unità comprende principalmente le malattie classificate come priorità assoluta dall’Organizzazione mondiale per la salute animale e/o che rappresentano una minaccia per la salute animale e pubblica.


Informazioni sul Fondo per la ricerca sulla fauna selvatica di Ceva
Il Ceva Wildlife Research Fund è un fondo di dotazione unica che mira a finanziare progetti di ricerca applicata mirati alla tutela della salute degli animali selvatici.
Le tre missioni principali del fondo sono: salvaguardare la biodiversità, combattere le epidemie di zoonosi e preservare le interazioni tra fauna selvatica, animali d’allevamento ed esseri umani.
Ceva Santé Animale, la quinta più grande azienda di salute animale al mondo che mira a fornire soluzioni sanitarie innovative a tutti gli animali per garantire loro il massimo livello di cura
e benessere, ha creato il Ceva Wildlife Research Fund con l’obiettivo di finanziare progetti di ricerca i cui risultati saranno rapidamente osservabili, con scadenze dai 3 ai 5 anni al massimo.
https://www.ceva.com/fr/wildlife-research-fund-fr/

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