Gastroenterologo a Douarnenez, chiede screening per il cancro al colon

Gastroenterologo a Douarnenez, chiede screening per il cancro al colon
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È una malattia che provoca quasi un milione di morti ogni anno, di cui 17.000-18.000 in Francia e 1.000 in Bretagna. Dopo il cancro ai polmoni, il cancro del colon-retto è il più mortale al mondo e il terzo più comune, rappresentando circa il 10% dei casi di cancro in tutto il mondo, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Nonostante questi dati allarmanti ed eloquenti, i francesi restano indietro in termini di screening della malattia. Una constatazione dalla quale il paese di Douarnenez non fa eccezione: secondo uno studio realizzato dalla società di consulenza Hippocrate Développement, il tasso di partecipazione allo screening del cancro del colon-retto tra i 50-74 anni è solo del 29,1%.

“Identificare i casi in cui non ci sono sintomi”

Per la dottoressa Christine Vaucher, gastroenterologa con sede a Douarnenez e che lavora una volta alla settimana all’ospedale Michel-Mazéas

, “molte persone non capiscono il principio dello screening. Alcune persone dicono a se stesse “Non lo faccio perché non sento niente”. Ma il principio dello screening è proprio quello di identificare i casi in cui non ci sono sintomi. E lo screening oggi è molto semplice: puoi farlo dal tuo medico, oppure fare un test in farmacia o su internet”.

Lo specialista insiste anche sulla necessità, per le persone di età superiore ai 50 anni senza sintomi (sangue nelle feci, diarrea, stitichezza, ecc.) o storia familiare, di effettuare il test ogni due anni. “Anche prima di individuare il cancro, rileviamo i polipi, escrescenze che le persone spesso non avvertono, tranne a volte quando sono vicino all’ano. Quando i test sono positivi, nel 65% dei casi si riscontrano polipi o tumori e nella stragrande maggioranza dei casi rimane allo stadio di polipo, o addirittura cancro, ma viene poi curato abbastanza presto per essere trattato. Il test positivo porta a una colonscopia, quindi la preparazione è essenziale per evitare il rischio di polipi mancanti, da qui l’importanza dello screening ogni due anni”, spiega.

Verso un abbassamento dell’età di screening?

Questi riflessi sono tanto più importanti da acquisire in quanto compaiono sempre più casi precoci di cancro del colon-retto, favorito, secondo diversi studi scientifici, dal cibo spazzatura e dalla mancanza di attività fisica, senza dimenticare alcol e tabacco. “Se qualcuno nella tua cerchia familiare soffre di cancro al colon all’età di 50 anni, dovrai sottoporti allo screening all’età di 35 anni. D’altronde lo screening di massa compie 50 anni. Ma oggi ci chiediamo se questa età non debba essere abbassata. Negli Stati Uniti lo screening è stato recentemente raccomandato a partire dai 45 anni», osserva il gastroenterologo di Douarne. In Francia vengono rilevati ogni anno 47.000 nuovi tumori del colon-retto, di cui 2.500 in Bretagna.

* Oltre a Christine Vaucher, tre gastroenterologi (i dottori Agnello, Gazut e Pinard) prestano visite all’ospedale di Douarnenez il lunedì, martedì, giovedì e venerdì.

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