Dopo essere arrivato secondo nel 2021, Charlie Dalin (40 anni, Macif Santé Prévoyance) ha vinto martedì mattina la decima edizione del Vendée Globe, questo viaggio intorno al mondo in solitaria senza scali né assistenza. Il francese ha tagliato il traguardo, a Les Sables-d’Olonne, da dove era partito il 10 novembre. Ha trascorso 64 giorni, 19 ore, 22 minuti e 49 secondi in mare. Si tratta di oltre nove giorni in meno rispetto al record precedente stabilito nel 2016-2017 da Armel Le Cléac’h (74 giorni, 3 ore, 35 minuti e 46 secondi).
A causa della marea, il normanno ha dovuto attendere sulla sua barca, lunga 18,28 m, fino alle 14 prima di poter entrare nel canale e ricevere una standing ovation da parte di una folla che continuava a crescere. dalle 2 di notte e sfidando il freddo (-6 gradi). Residenti e appassionati si preparano a vivere il ritorno sullo storico canale dopo la conclusione del 2021, nel vuoto imposto dall’epidemia di Covid-19.
In serata dovrebbe seguire il primo inseguitore di Dalin, Yoann Richomme (Paprec Arkéa), con il quale ha combattuto un duello accanito fin dall’inizio. Alle 7 il Varois era 123 miglia dietro al leader. “Penso che se lo meriti”, ha detto Richomme qualche giorno fa. Lo scenario dell’ultimo Vendée Globe è stato ingiusto nei suoi confronti e merita questa vittoria. Se ci riuscirà, sarò felice per lui, ma non glielo darò”.
Dalin, che una volta a terra chiedeva di poter mangiare un hamburger con patatine fritte, desiderava questa vittoria da quattro anni, dopo aver perso per un soffio il titolo nell’edizione precedente. All’epoca, Yannick Bestaven (Maître CoQ), arrivato più tardi di Dalin, aveva ottenuto un bonus di tempo per aver partecipato alle operazioni di salvataggio di Kevin Escoffier. Alla fine Dalin cedette per meno di tre ore. “Questo secondo posto è stata una grande frustrazione. Per molto tempo mi svegliavo di notte, rifacevo la regata, le manovre, le scelte delle vele per capire dove avevo lasciato andare questo tempo”, ha detto lo skipper prima della partenza.
Più avanti nella flotta, la ginevrina Justine Mettraux (TeamWork – Team Snef), che ha attraversato l’equatore, ha guadagnato una posizione e si trova al 9° posto, a 9 miglia (16 km) dall’8° posizione. Mancano 3.140 miglia (5.815 km) al traguardo, che dovrebbe tagliare il 24 o 25 gennaio secondo le stime del suo team a terra.