Benoît gareggia in Non dimenticare i testi dal 2 dicembre. Una longevità non sempre facile da gestire a causa della fatica legata alle numerose registrazioni dello spettacolo France 2.
Benoît è diventato un volto emblematico Non dimenticare i testi su France 2. Con 68 vittorie e un montepremi impressionante di 457.000 euro, si distingue come il secondo più grande maestro della storia del gioco, subito dietro Margaux, detentore del record assoluto. A 31 anni, questo fotografo indipendente ha conquistato gli spettatori con la sua conoscenza musicale e il suo sconfinato entusiasmo.
La sua ascesa non è una coincidenza: ha preparato con cura la sua partecipazione per due annilavorando sul suo repertorio e affinando la sua tecnica. Questa dedizione lo ha spinto al titolo del campionato. Ma al di là dei guadagni e dei riconoscimenti, Benoît ha recentemente condiviso i retroscena meno glamour della sua esperienzaevocando in particolare la dura fatica legata alla sua longevità nel gioco.
Benoît evoca la difficoltà più grande in Non dimenticare le parole
Nonostante il suo successo, Benoît si confidò 7 giorni televisivi che la sua avventura non è facile. “Fisicamente è super difficile ed è vero che questo è un po’ un record di resistenza“, ha confidato. Una difficoltà che però è ben lontana dallo spaventare il fuoriclasse dello spettacolo Nagui. “Anche noi lo vediamo così ma un po’ me lo aspettavo, perché ho un corpo che, nonostante la fatica, sa cercare nei propri limitiha spiegato. Il mio corpo è un po’ abituato a lavorare sui nervi (ride). Quindi a quel livello sapevo che il mio corpo sarebbe stato capace di miracoli.“
La storia di Benoît illustra meravigliosamente le esigenze di questo gioco in cui i candidati non devono solo essere imbattibili su centinaia di canzoni, ma anche dimostrare una forza mentale dovuta alle numerose riprese del programma. Una resistenza eccezionale che ha conquistato sia gli spettatori che coloro che erano vicini al maestro.
Questo articolo è stato scritto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, corretto e arricchito dai giornalisti della redazione.
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