Sébastien Chenu affronta il discorso di politica generale di Michel Barnier

Sébastien Chenu affronta il discorso di politica generale di Michel Barnier
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A cura del PE

Pubblicato
49 minuti fa,

Aggiornato 23 minuti fa


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Se ritiene “deludente” il discorso del nuovo premier, il vicepresidente della Rn spiega che il partito della fiamma non censura il governo per non “aggiungere caos politico alla situazione”.

“Era il grande cattivo sfocato”. Ospite di Francia Inter questo mercoledì, Sébastien Chenu, vicepresidente del Raduno Nazionale (RN), ha affrontato il discorso di politica generale del primo ministro Michel Barnier, pronunciato martedì all’Assemblea nazionale. “Abbiamo la sensazione di un Primo Ministro il cui percorso è piuttosto vago e le cui proposte sono molto incerte”giudicato il deputato del Nord. Su temi come il potere d’acquisto dei francesi, la sicurezza, l’immigrazione, “non sappiamo davvero dove vuole andare”si lamentò.

Per Sébastien Chenu, questa mancanza di chiarezza è stata un modo per nascondere un’assenza di visione politica. “Michel Barnier ha provato a farci addormentare, a zigzagare, per risparmiare tempo, si vedeva”gridò. E prendiamo l’esempio del potere d’acquisto dei francesi. A questo proposito il nuovo capo del governo ha annunciato un aumento anticipato del salario minimo. Il suo importo cambierà del 2%, il 1° novembre, anziché il 1° gennaio, come previsto dalla legge. “Non penso che sia una proposta!”ha reagito il vicepresidente della RN, a favore del quale “anticipare una rivalutazione” già annunciato non costituisce “Non una politica del potere d’acquisto”.

Nonostante queste critiche al governo Barnier, la RN sostiene di non voler censurare il nuovo governo. Sébastien Chenu lo ha annunciato domenica su “Gran Giuria RTL-Le Figaro-M6-Senato Pubblico”affermando che il flame party si limiterebbe a censurare “calcestruzzo”evocando in particolare “tempo di bilancio”.

“Non vogliamo aggiungere caos politico alla situazione”ha giustificato Sébastien Chenu mercoledì Francia Inter. Mentre Michel Barnier “non ho segnato un punto ieri” annunciando le principali direzioni politiche, la RN “gli lascia la declinazione” delle sue proposte per giudicare i fatti. “Ma mi sembra tutto piuttosto deludente”insiste il deputato del Nord, ritenendo che questo governo si sia formato sul compromesso “non avrà la capacità di completare la rottura con il macronismo”.

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