Il tribunale amministrativo di Nantes ha condannato il dipartimento del Maine-et-Loire a risarcire i proprietari di un’abitazione a Mazé-Milon (Maine-et-Loire) per l’“inquinamento acustico” generato dal traffico sulla strada dipartimentale n. 347 che confina con la loro proprietà.
Marcelin e Sandra XXX chiedevano inizialmente quasi 50.000 euro: la riparazione della D347 che costeggia la loro casa aveva generato, dopo il suo completamento nell’estate del 2016 da parte dell’impresa di lavori pubblici Colas Centre Ouest, “extra spessori” e “deformazioni” del manto stradale. La comunità allora aveva si rifiutò di “riprendere” il lavoro.
Questi disturbi però avevano generato “vibrazioni”, provocando “crepe” nei muri della loro casa e “inquinamento acustico” al passaggio dei mezzi pesanti.S. Secondo i ricorrenti, lPer i “danni permanenti” derivanti da tali opere pubbliche deve quindi sussistere la “responsabilità oggettiva” del Dipartimento.
Sono crittografati con precisione il costo dei “lavori di ripristino” è stato di oltre 14.000 euro, a cui si sono aggiunti 3.500 euro per “lavori di (…) riparazione delle crepe della loro abitazione”. La coppia ha inoltre chiesto 27.000 euro per “perdita del godimento” ed infine 5.000 euro per il “danno morale”.
Il Dipartimento del Maine-et-Loire, da parte sua, ha concluso che la richiesta doveva essere “respinta” e ha addirittura chiesto il “rimborso” degli onorari del perito e degli avvocati per 6.490 euro. Il perito nominato dal tribunale aveva infatti confermato che la costruzione c’era “soggetto a vibrazioni di piccola ampiezza” al passaggio di un veicolo; sono stati causati dalle “irregolarità e dallo spessore eccessivo del manto stradale”.
UN “GRAVE DISAGIO SONORO”
“La letteratura tecnica (…) menziona un’azione dannosa di questo tipo di vibrazioni, causate dal passaggio di veicoli pesanti e derivanti da un difetto della strada, sugli edifici adiacenti alle corsie stradali”, ha spiegato il perito giudiziario nella sua relazione. Ma ha anche concluso che il I “livelli di vibrazione” non presentavano un “rischio” per la salute degli occupanti e per “l’integrità strutturale di questa casa”.
“Anche se (…) nel 2014 erano state constatate crepe sull’edificio, tali disturbi non presentano un carattere grave tale da eccedere (…) i vincoli che potrebbero essere (…) imposti nell’interesse generale ai residenti locali per i lavori pubblici”, lo deduce quindi il tribunale amministrativo di Nantes in una sentenza del 19 novembre 2024 e appena resa pubblica. D’altro canto, in termini di “inquinamento acustico”, il “livello di pressione acustica” creato dal traffico sulla D347 “supera” le “soglie normative applicabili”.
“I ricorrenti sono legittimati a sostenere che il superamento di tali soglie normative che interessano la loro proprietà costituisce un grave inquinamento acustico, eccedendo per importanza i vincoli che normalmente possono essere imposti ai residenti della pubblica via nell’interesse generale”, scrivono i magistrati. . Tenendo conto dell’ubicazione della loro casa e della configurazione dei locali, questo danno presenta chiaramente “un carattere speciale” direttamente “collegato ai lavori sotto la direzione del progetto da parte del Dipartimento”.
Resta che “i ricorrenti erano esposti, fin dall’acquisizione della loro abitazione, ad un inquinamento acustico preesistente ai lavori realizzati nel 2016 sotto la direzione lavori del Dipartimento, tenuto conto della frequenza del traffico sulla strada dipartimentale n. 1, particolarmente trafficata. 347» rileva anche la Corte.
Di più “vista l’entità riscontrata del superamento delle soglie regolamentari di pressione sonora nelle ore diurne e notturne”, i ricorrenti sono comunque “giustificati” nel chiedere la responsabilità del Dipartimento per il “disturbo acustico” ed hanno ottenuto solo “€ 5.000”. Il Dipartimento dovrà inoltre coprire gli 11.000 euro di spese di perizia e pagare alla coppia 1.500 euro per le spese legali. Entrambe le parti hanno tempo fino al 19 gennaio 2025 per impugnare questa sentenza./CB