Il corpo della vittima è stato ritrovato dopo che il sospettato si è presentato alla polizia.
Un uomo, accusato di aver decapitato ed evirato la sua vittima, è stato condannato venerdì a Draguignan (Var) a trent’anni di reclusione penale, accompagnati da una pena di sicurezza di due terzi, per omicidio accompagnato da atti di tortura e barbarie.
Alla fine della sua frase, l’uomo dovrà sottoporsi a monitoraggio socio-giudiziario per 20 anni e, in caso di inosservanza di tale obbligo, sarà punito con ulteriori sette anni di reclusione, ha disposto la Corte d’assise del Var con sentenza conforme alle richieste dell’accusa.
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Taglia la testa e il pene di un uomo prima di arrendersi alla polizia
Il 7 gennaio 2022, l’assassino, allora 38enne, si è presentato alla gendarmeria di Fréjus (Var) con una borsa contenente la testa e i genitali della sua vittima uccisa il giorno prima.
Ha poi raccontato ai gendarmi “di aver tagliato la testa e il pene di un uomo” nella sua casa di Fréjus.
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