Sono sempre meno efficaci nei casi di infezioni respiratorie che degenerano.
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Il freddo, luoghi con poca o nessuna ventilazione dove proliferano i batteri, indossare una rara maschera… Risultato: circolano infezioni respiratorie. In alcuni casi, il paziente sviluppa una superinfezione batterica, che può indurre il medico a prescrivere antibiotici. Tuttavia, sempre più batteri sono diventati multiresistenti, facendo precipitare l’Europa – ma il problema è globale – in una crisi profonda e preoccupante. Il BEUC (Ufficio europeo delle unioni dei consumatori) lancia l’allarme. È urgente limitare l’uso degli antibiotici e vietare gli antibiotici di ultima generazione negli allevamenti per preservarne l’efficacia nella medicina umana. Allo stesso tempo, dobbiamo continuare a informare il pubblico e gli operatori sanitari sui pericoli della resistenza agli antibiotici e sulle buone pratiche per limitarne i consumi. Dal 1970 la ricerca sugli antibiotici si è praticamente fermata mentre la penicillina, scoperta nel 1928 da Alexander Fleming, è stata prodotta in serie dal 1940. Rilanciare la ricerca su nuovi antibiotici idonei è oggi un’emergenza sanitaria.
35.000
Il numero di europei che perdono la vita a causa di batteri talvolta comuni, a causa della mancanza di antibiotici efficaci.
39 milioni
Il numero di persone nel mondo che potrebbero morire direttamente a causa di infezioni resistenti agli antibiotici entro il 2050.
426
La percentuale attuale di casi di influenza ogni 100.000 abitanti. In aumento, così come i ricoveri.
Tra le 10 e le 15
Sarebbe necessario investire tra i 2 e i 4 miliardi all’anno per sviluppare almeno 10-15 nuovi antibiotici contro i batteri multiresistenti.
1 miliardo
Venti laboratori farmaceutici stanno cercando di sviluppare da 2 a 4 nuovi antibiotici entro il 2030 con un finanziamento di appena un miliardo.
Belgio