Il cantante vallesano LouisLudwig pubblica il suo secondo album solista “Jabalon”. Questo ex membro del gruppo pop The Mondrians negli anni 2000 persegue una ricerca personale e talvolta contemplativa attraverso canzoni con sottili temi pop-rock. Sarà in concerto a Losanna il 19 dicembre.
In undici titoli, a volte intimi e introspettivi, a volte più espressivi e lirici, LouisLudwig si concentra nel corso di “Jabalon” su temi personali come le relazioni umane ingannevoli e altre disillusioni, la depressione, il rapporto con il tempo e il corpo, lasciando sempre un focus centrale luogo di vulnerabilità.
Un tema che si è imposto a LouisLudwig senza che lui avesse veramente una spiegazione, come ha indicato nello show Vertigo del 9 dicembre: “In quanto uomo bianco cisgender, etero e ricco, ho poche battaglie da combattere perché sono benedetto con tutti i privilegi che mi si potrebbe sperare. Ma allo stesso tempo, tutto quello che posso dire è evocare un po’ di questa vulnerabilità. Non è cinico o fatalistico, ma lo è. Si tratta solo di dire che abbiamo i nostri momenti luminosi e quelli meno luminosi, senza eufemismi.”
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Esplorare i difetti umani
Aggiunge questa vulnerabilità anche alla sua musica, attingendo da generi diversi, lasciandosi influenzare da diversi gruppi senza pensare, cantando a volte in francese, a volte in inglese o non cantando. “In realtà è una sorta di posizione accogliente”, dice Louis Ludwig, “mi occupo di ciò che c’è, di ciò che viene e di ciò che è, non cerco di andare oltre certi limiti o di corrispondere a qualcosa poco vulnerabile.”
Questa onnipresenza della fragilità è senza dubbio dovuta anche alla sua professione di psichiatra. Come viceversa, il cantante ammette che è stato l’interesse per questo argomento a spingerlo verso campi come la psichiatria, l’ipnosi e perfino la musica.
Senza morale, ma pur esprimendo giudizi un po’ umani sull’esistenza, LouisLudwig riesce in “Jabalon” a procedere per associazioni di idee e rivelazioni personali. I difetti occupano quindi principalmente il repertorio di questo secondo singolare album solista il cui titolo è preso in prestito dal romanzo di Jean Genet “Querelle de Brest”. La storia di un marinaio criminale il cui tema comune è una canzone chiamata “The Sailor’s Star”.
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Le necessarie influenze ispiratrici
Oltre ad altri riferimenti letterari, in queste undici canzoni in chiaroscuro emergono alcune sparse influenze musicali, da Bertrand Belin ad Alain Bashung per le parti cantate, da François de Roubaix a Connan Mockasin per le tracce strumentali.
Uno dei brani più forti di questo secondo album si chiama “Le sens de la nuit”. Se l’atmosfera musicale della canzone è stata ispirata da un gruppo chiamato The Saxophones, il significato di questo testo che parla di un ragazzo depresso, un po’ dissociato, che cerca la sua strada senza trovarla, gli è apparso – come spesso – in seguito: “ Ma non come un’epifania, giura. Nel momento in cui quest’uomo accetta questo stato di cose, quando si mostra vulnerabile insomma, trova un senso alla sua vita”.
Nato come tutte le sue canzoni sul computer di LouisLudwig, “Le sens de la nuit” si affianca ad altri titoli innescati da altri universi sonori, come “A châteaux Ouverts” ispirato al pop lirico di Echo Chamber di Melody, “Asleep Drummer” ispirato dell’eccentrico rocker Father John Misty o “Third Peak” evocata da Angelo Badalamenti, autore della angosciante colonna sonora di “Twin Peaks”.
Ovviamente, LouisLudwig si discosta rapidamente dalle sue fonti di ispirazione atmosferiche per costruire i propri climi sonori. Tuttavia ammette una mancanza di fiducia in se stesso riguardo all’atto creativo: “Spesso sono d’accordo con l’ultimo a parlare e quindi mi lascio influenzare molto facilmente, pur accettandolo. Se non parto dal nulla, non riesco a ottenere nulla, quindi gli altri artisti mi danno semplicemente una direzione per posizionarmi bene, per permettermi di iniziare il secondo prima di allontanarmi molto dalle loro influenze.
Olivier Horner
LouisLudwig, “Jabalon” (Irascible Music). Paru le 24 mai 2024.
In concerto al Bleu Lézard, Losanna, il 19 dicembre 2024 insieme a Yalisco e No Phase.