Gli oppositori dell’iniziativa dei Giovani Verdi denunciano un testo che avrebbe conseguenze “disastrose” sia per la popolazione che per l’economia svizzera (foto illustrativa).
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Lunedì un’alleanza composta da partiti borghesi chiede di respingere l’iniziativa popolare dei Giovani Verdi “per la responsabilità ambientale”, sulla quale il popolo voterà il 9 febbraio. Gli oppositori denunciano il progetto come “irrealistico, costoso e irresponsabile”.
L’iniziativa porterebbe all’esplosione dei prezzi, al calo del benessere e alla riduzione «drastica» dei consumi, ha dichiarato un’alleanza trasversale a Berna in occasione del lancio della campagna per il no. Inoltre il testo è “inutile”, perché la Svizzera è riuscita a dissociare la crescita economica dal consumo di risorse.
L’alleanza riunisce gli eletti del PLR, dell’UDC e del Centro. Ne fanno parte anche organizzazioni come «Infra Suisse» che riunisce aziende attive nella costruzione di infrastrutture.
L’iniziativa prevede che l’economia svizzera, comprese le importazioni, si reinserisca entro dieci anni nei limiti naturali del territorio. Se accettata, la Svizzera dovrebbe ridurre significativamente i danni ambientali causati dal consumo nazionale.
/ATS
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