Nell’ambito dell’evento Politik, questo giovedì era previsto un dibattito. Intitolato “Geopolitica della democrazia”, intendeva affrontare il tema delle tensioni geopolitiche, dei governi europei guidati dall’ideologia di estrema destra e parlare anche della guerra a Gaza e in Israele.
Ma questo dibattito, moderato da Julie Morelle, giornalista della RTBF, alla fine è stato cancellato. “Dopo l’annuncio ufficiale dei partecipanti, gli organizzatori di PolitiK e la sede ospitante (Mirror City) hanno ricevuto minacce di annullare questo dibattito. Di fronte alla crescente pressione di queste minacce, alle richieste di manifestazioni e al degrado dell’edificio Mirror City, gli organizzatori di PolitiK – in consultazione con le autorità locali – hanno deciso mercoledì di annullare questo dibattito. E questo, per la sicurezza di tutti e per rispetto del pubblico registrato, dei partecipanti presenti e degli avversari.“, si legge nel comunicato. Per gli organizzatori è inconcepibile immaginare questo incontro in un clima deleterio dove il coraggio dell’analisi e della sfumatura sono esclusi.
Gli attivisti volevano infatti ostacolare la presenza di due politologi dell’Università di Liegi (Jérôme Jamin e Hassan Bousetta) che collegassero l’ULiegi alle università israeliane. Tra maggio e giugno di quest’anno, gli studenti hanno occupato l’atrio dell’università per protestare contro i legami dell’istituzione con Israele.
Per alcuni anche la presenza di Elie Barnavi, storico, saggista, ex ambasciatore israeliano in Francia, ha posto un problema. Il collettivo Liège Occupation Free ha chiesto il boicottaggio dell’evento
“Sarebbero stati necessari interventi di polizia troppo numerosi e la serenità del dibattito non sarebbe stata garantita.“, si rammarica Paul-Émile Mottard, uno degli organizzatori.
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