La legge sui pacchi attaccata davanti alla Corte Costituzionale: di cosa si tratta?
Le tre federazioni delle imprese di trasporto e logistica -Febetra, UPTR e TLV- chiedono l’annullamento della legge sui pacchi, la legge “relative al miglioramento delle condizioni di lavoro dei fattorini dei pacchi postali“, pochi giorni prima della sua entrata in vigore, scrive L’Echo nel numero di sabato. Contro questa legge, che dovrebbe entrare in vigore il primo luglio, è stato presentato ricorso alla Corte Costituzionale.
Secondo l’analisi delle federazioni, circa l’85% dei loro membri dovrebbe notificare la propria attività al BIPT e adempiere ai nuovi obblighi previsti da questa legge. Anche se non era a loro che inizialmente era rivolto il disegno di legge del governo.
Questo progetto guidato dal ministro responsabile delle Poste Petra De Sutter mira a porre fine alle violazioni del diritto del lavoro e della previdenza sociale nel settore della distribuzione dei pacchi espressi con, come misure principali, l’imposizione di una retribuzione minima e di tempi massimi di guida per addetti alle consegne.
Per definire il campo di applicazione della legge, il legislatore ha mantenuto solo alcuni criteri, tra cui la consegna a un indirizzo di pacchi di peso massimo di 31,5 chili. Punti fortemente criticati dalle tre federazioni dei vettori.
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